«La provincia di Matera ha bisogno di accrescere la propria dignità istituzionale nel contesto territoriale, se si vuole evitare che diventi una periferia di Bari, con la sola eccezione nella bellezza di Matera e del Metapontino, che brillano di luce propria, quest’ultimo anche grazie alla partnership in fase di definizione tra dieci Comuni jonici».
E’ l’appello del consigliere provinciale Carlo Ruben Stigliano di “Insieme per la provincia di Matera”, secondo il quale non è una semplice boutade campanilistica, ma la fotografia cruda di ciò che ci aspetta. «Se non ritroviamo le ragioni per tenere insieme i nostri territori -rimarca ancora Stigliano- il futuro sarà uno solo: Matera periferia di Bari e il resto della Basilicata condannato a diventare periferia della periferia». Poi, da uomo di centrodestra, sprona l’attuale governo regionale della Basilicata, colpevole di mostrarsi distante e chiuso nelle vecchie logiche potentine, facendo del territorio materano una rappresentanza e senza difesa. «La verità – insiste Stigliano – è che negli ultimi dieci anni la Provincia di Matera ha abdicato al suo ruolo. È stata guidata da amministratori più intenti a curare il proprio consenso e il proprio destino politico, che a costruire una strategia condivisa. Campanilismi, piccoli calcoli, politica usata come taxi verso ambizioni personali: tutto, tranne una visione d’insieme. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: nessuna grande opera, nessun progetto strutturale, nessuna idea capacedi unire. Basta dirsi che la colpa è della legge Delrio, perché per le idee non servono risorse, quelle arrivano dopo. Mentre i territori si allontanano, cresce il rischio che altri decidano per noi; quando sono gli altri a decidere, il territorio è già condannato a essere periferia. – rimarca ancora Stigliano – Immagino, ad esempio, cosa potrebbe diventare il Materano se avessimo una strada provinciale 3 su quattro corsie per collegare la città capoluogo all’entroterra e al Metapontino. Ma sembra non interessare a nessuno. E ora basta. – è il monito del consigliere Stigliano – O la Provincia di Matera torna a essere il motore politico e istituzionale del territorio, perché capace di unire, programmare e guidare, oppure saremo travolti». Di fronte a un quadro politico provinciale indebolito e spesso incapace di affrontare le sfide reali, occorre elevare il livello del confronto. «Se da un lato il centrosinistra non ha saputo incidere, dall’altro anche il centrodestra di cui faccio parte, ha la responsabilità di selezionare le candidature migliori, valorizzare competenze e garantire un profilo all’altezza delle sfide che attendono il Materano. Tutte le forze politiche, senza eccezioni, sono chiamate a un colpo di reni. Con ogni probabilità si voterà già nel prossimo gennaio, una scadenza che impone a tutti gli attori istituzionali e politici di mettere in campo il meglio della classe dirigente disponibile, superando personalismi, inerzie e logiche di piccolo cabotaggio. Io nel mio piccolo ho provato a creare connessioni anche senza risorse: case cantoniere, università agraria, auto a noleggio. Idee semplici e concrete. Dov’è il resto? -si chiede provocatoriamente Stigliano- Dove sono le idee su cui far camminare questa provincia? Chi c’è batta un colpo, proviamo a non perdere un’altra opportunità dopo Matera Capitale». In sostanza, secondo Stigliano servirebbe una Provincia capace di coordinare i Comuni su fondi, progetti e servizi condivisi; una mobilità davvero integrata; un sostegno forte ai piccoli centri; una strategia turistica unica; un Tavolo permanente su sviluppo e lavoro; programmi seri per trattenere i giovani; e una gestione associata dei servizi, dalla polizia locale ai rifiuti, valorizzando finalmente la manodopera intellettuale dell’Agenzia provinciale per l’energia e l’ambiente oggi sottoutilizzata.
«Personale competente -conclude Stigliano- che potrebbe dare un contributo decisivo su due temi cruciali del nostro tempo: ambiente ed energia, aumentando efficienza e riducendo sprechi. È il momento del coraggio, della visione e delle scelte nette. Il resto è solo una resa».



