«La decisione della Giunta regionale di avviare la procedura per la realizzazione di tre nuove aree di interscambio rappresenta una tappa importante e concreta nel cammino verso una mobilità più equa, sostenibile e integrata. Un investimento significativo – 5,7 milioni di euro – che non è solo cifra finanziaria, ma visione di futuro. Significa dare alla Basilicata ciò che per troppo tempo le è stato negato: infrastrutture al passo coi tempi, servizi pensati per i cittadini, una rete che tenga insieme il diritto alla mobilità e lo sviluppo del territorio.»
Così il Consigliere regionale Domenico Raffaele Tataranno commenta l’approvazione della delibera che prevede la realizzazione di tre nodi di interscambio multimodale: Castel Lagopesole, Metaponto e Sicignano degli Alburni.
«Siamo davanti a una scelta politica che riconosce la centralità dei territori e restituisce dignità a quelle aree interne e periferiche che, troppo spesso, si sono sentite lontane dai grandi flussi, isolate nei collegamenti, marginalizzate nelle opportunità. L’infrastruttura non è solo ferro, cemento o asfalto. È politica nel senso più alto del termine: cioè capacità di rispondere con intelligenza ai bisogni reali delle persone.»
Un passaggio particolare è riservato al progetto dell’area di interscambio di Metaponto, nel comune di Bernalda.
«Metaponto – ricorda Tataranno – è storicamente un crocevia: lo è stato per i Greci e per i Romani, lo è per i cittadini di oggi. Lì si incrociano i flussi ferroviari, lì passano i treni ad alta percorrenza, lì si gioca una parte della sfida per il turismo culturale e balneare. Realizzare un hub moderno, accessibile, integrato, vuol dire riconoscere a questo luogo la sua vocazione storica e rilanciarne il ruolo all’interno della mobilità regionale. È un’opera che parla alla mia comunità d’origine, certo, ma soprattutto parla alla Basilicata intera: perché quando un territorio si collega meglio, tutta la regione ne trae beneficio.»
Il Consigliere rivendica anche il metodo di lavoro scelto: «La concertazione con gli enti attuatori – RFI, ANAS, Comuni, Regione Campania – è un segnale positivo. Le sfide infrastrutturali, oggi più che mai, si vincono solo con alleanze istituzionali forti, con progettualità condivise, con una visione interregionale e integrata.»
Tataranno conclude con un impegno chiaro: «Ora serve concretezza. Non ci accontentiamo dell’avvio procedurale: vigileremo affinché il cronoprogramma venga rispettato, le risorse utilizzate al meglio, e i cittadini messi al centro. Le aree di interscambio non devono essere cattedrali nel deserto, ma luoghi vivi, funzionali, pensati per chi ogni giorno affronta il pendolarismo, per chi studia, per chi lavora, per chi viaggia. È una questione di civiltà, non solo di trasporto. E oggi, da questo punto di vista, possiamo dire che la Basilicata ha imboccato la strada giusta.»



