In occasione dell’incontro organizzato da Agrilinea tenutosi ieri 6 ottobre 2025 presso l’Hotel Heraclea di Policoro, sul tema “Il valore dei territori da rispettare e difendere”, i Sindaci dei Comuni di: Policoro, Rotondella, Nova Siri, Scanzano jonico, Montalbano jonico, Tursi, Pisticci e Bernalda, rappresentanti delle comunità del metapontino, nonché i rappresentanti di molte OP del territorio (tra le altre APOFRUIT, OP ANCONA, ASSOFRUIT e AGRICOLAFELICE ecc.) hanno espresso congiuntamente la loro ferma contrarietà alla realizzazione dell’impianto per la produzione di biometano previsto nell’area agricola del comune di Policoro.

Tale posizione nasce da una valutazione attenta e responsabile delle ricadute che un’infrastruttura di questa natura avrebbe sul nostro territorio, sotto diversi profili:

1. Tutela dell’ambiente e del paesaggio
Il sito individuato per la centrale si colloca in un’area agricola di pregio con importanti coltivazioni di fragola, e a ridosso dell’abitato del comune di Policoro. La realizzazione dell’impianto comporterebbe un impatto significativo sull’ecosistema locale, sul paesaggio rurale e sulla qualità dell’aria e delle produzioni agricole di alto pregio presenti sulla zona.

2. Ricadute sulla qualità della vita
Numerose segnalazioni da parte dei cittadini evidenziano forti preoccupazioni circa i possibili effetti negativi legati a: emissioni odorigene, incremento del traffico pesante, rumore, rischio di incidenti legati al trattamento e allo stoccaggio di materiali organici. Tali fattori comprometterebbero in modo irreversibile la vivibilità dei nostri centri abitati e delle aree rurali circostanti.

3. Scarsa condivisione e trasparenza
La proposta è stata avanzata senza un adeguato processo di condivisione con le amministrazioni locali e con la cittadinanza. Riteniamo che qualsiasi progetto impattante sul territorio debba nascere da un percorso partecipativo, trasparente e democratico.

4. Incoerenza con le vocazioni del territorio
Il nostro territorio ha una forte vocazione agricola, turistica e naturalistica. L’insediamento di un impianto industriale come quello proposto appare in netto contrasto con gli indirizzi di sviluppo sostenibile che le nostre comunità stanno portando avanti.
Per questi motivi, i sindaci e i rappresentanti del mondo produttivo chiedono all’Ufficio Ambiente della Regione Basilicata di recepire la richiesta di annullamento in autotutela dell’autorizzazione data con determina n. 1924 rilasciata in data 30 dicembre 2024.
Nel corso della serata si è ribadito che non vi è contrarietà ideologica alle energie rinnovabili o all’economia circolare, ma si ritiene che tali iniziative debbano essere pianificate con criterio, compatibilità territoriale e nel rispetto delle popolazioni coinvolte.