I libbàni, espressione del patrimonio culturale locale, che recupera la tradizionale lavorazione di corde vegetali innovandola in chiave contemporanea, arrivano in Giappone nel Padiglione Italia all’Expo Osaka 2025, all’interno della Mostra “Motherland-Il futuro del racconto terrestre” curata dall’APT per conto della Regione Basilicata, raccontando una storia mediterranea di innovazione e tradizione a tutto il mondo. “La Nuova Libbaneria Mediterranea” lavora da anni alla valorizzazione del patrimonio culturale locale, attraverso il recupero della produzione dei libbàni, le antiche corde vegetali prodotte a Maratea fino alla fine degli anni ‘70, promuovendo la diffusione di questa pratica in chiave contemporanea attraverso la metodologia delle residenze, con designer, artisti, musicisti e azioni pubbliche di divulgazione, che creano una rete di connessioni multidisciplinare e internazionale.
Prodotti di artigianato, di design e un’offerta di turismo esperienziale sono il cuore delle attività produttive. I prodotti sono realizzati interamente a mano e sono fatti di fili d’erba e per questo eco-sostenibili.
“Le esperienze immersive nei nostri luoghi turistici, rappresentano un’innovazione strategica perchè arricchiscono l’offerta, valorizzando il patrimonio locale, rafforzando l’attrattività dei luoghi e favorendo un maggiore sostegno all’intera filiera delle attività artigianali. Esperienze uniche capaci di sviluppare la partecipazione attiva e di coinvolgimento con gli ospiti, attraverso un dialogo diretto con la storia e l’identità dei luoghi”- afferma Mariastella Gambardella, Assessore alle Attività Produttive, Commercio ed Artigianato del Comune di Maratea.
E grazie all’unione tra artigianato e innovazione, mescolando linguaggi e creando esperienze, la Nuova Libbaneria Mediterranea partecipa all’esposizione in Giappone, con i suoi gioielli e con il Tappeto sonoro “ECO – Trame sonore di un tempo mediterraneo“, grazie al contributo dei Designer: Ilaria d‘Auria, Marialuisa Firpo, Angelo Licasale, Federica Garramone, Marco Deodati e alla Produzione e sviluppo: Angelina Tortorella, Rosa Brando, Lilia Paesano, Pacifica Colombo.
“L‘opera fonde artigianato, design, suono e tecnologia: integrato nel tappeto, un tag NFC permette l‘attivazione di una traccia sonora originale: un paesaggio sonoro immersivo, nato da una residenza artistica partecipata, che raccoglie suoni della natura, gesti di lavoro, voci e silenzi del territorio di Maratea” – racconta Angelo Licasale.
La ricerca continua di innovazione nei prodotti, nei processi produttivi e nelle esperienze turistiche punta a diffondere e disseminare la storia di Maratea e a lavorare sinergicamente con altre realtà presenti sul territorio per sviluppare un turismo diverso e consapevole, attento alle tradizioni e al rispetto dei luoghi, generativo di nuove prospettive per la comunità residente in coerenza con gli obiettivi di programmazione strategica e di sviluppo promossi dal Comune di Maratea.