“Bene esultare per l’iniziativa del Ministro Lollobrigida, l’Assessore Cicala non dimentichi la legge regionale che non viene applicata da 7 anni. Senza alcuna vena polemica ma con spirito costruttivo, un monito per operare al meglio per la Basilicata. In particolare nei confronti dei giovani agricoltori lucani rimasti. Ritengo fondamentale segnalare all’Assessore all’Agricoltura Cicala che esiste la Legge Regionale 14 dicembre 2017, n. 36 relativa alla Banca delle Terre di Basilicata (BRLT), il cui regolamento affida all’ALSIA il compito di censire, mappare, gestire e affidare, attraverso un sistema informativo, ai giovani agricoltori di Basilicata migliaia e migliaia di ettari di terreno oggi abbandonati.
Molto altro rispetto ai soli 158 ettari in tutto, dei 12 terreni di Basilicata messi in disponibilità dall’Ismea, con il DDL Coltivitalia per 10 anni, destinati ai giovani tra i 18 e i 41 anni, che sono comunque qualcosa di positivo a prescindere.
Nella passata legislatura regionale ho personalmente e sistematicamente sollecitato, invano, in commissione e consiglio ognuno degli assessori di turno, insieme al direttore Alsia del tempo, per far applicare la norma, che giace nei cassetti della Regione, inapplicata da oltre 7 anni.
Avendo sostenuto questo governo regionale, sono fiducioso che si mettano in atto, al contrario dei 5 anni passati, gli impegni presi con i cittadini in campagna elettorale. Necessario svoltare nella gestione di alcuni comparti vitali per la nostra Regione, come l’agricoltura e verso i giovani in particolare.
Il presidente Bardi e l’assessore Cicala spero possano cogliere qualche spunto di riflessione che mi permetto di suggerire per cambiare passo, provando a disegnare un futuro diverso per la nostra terra, sfruttando magari le leggi esistenti in Basilicata, fatte dai lucani, semplicemente da applicare e rendere operative. Lo strumento è esistente.
La Regione Basilicata infatti, con la legge n. 36 del 14 dicembre 2017, attraverso l’istituzione della Banca regionale della terra lucana (BRLT), ricordiamo che deve operare, sintetizzando la norma, per favorire l’aumento della superficie media delle aziende agricole attraverso la possibilità degli accorpamenti; l’occupazione nel settore agricolo e forestale, con particolare riguardo ai giovani imprenditori; il recupero dei terreni improduttivi o abbandonati, compresi quelli con destinazione non agricola, attraverso l’assegnazione dei terreni demaniali regionali; la semplificazione normativa finalizzata alla rimozione delle procedure che impediscono o rallentano la possibilità di utilizzo dei terreni improduttivi o abbandonati (art. 5 L.R. n. 36/2017) da almeno due annate agrarie; la salvaguardia del territorio e la riduzione del degrado idrogeologico e ambientale attraverso la messa a coltura delle superfici abbandonate e l’aumento del presidio territoriale attraverso la presenza dell’uomo in contesti di totale abbandono.”
Luca Braia (Italia Viva)
Già Consigliere Regionale