Gentili Consigliere e Consiglieri regionali, Piero Marrese, Rocco Luigi Leone, Michele Casino, Giovanni Vizziello, Roberto Cifarelli, Viviana Verri, Nicola Massimo Morea, Domenico Raffaele Tataranno,
mi rivolgo a voi in qualità di Consigliere Provinciale della Provincia di Matera, con esperienza nella delega agli Habitat Costieri, per condividere una riflessione sul futuro ambientale del nostro territorio e per avanzare una proposta concreta a beneficio della tutela della biodiversità nella nostra provincia.
Come sapete, la Provincia di Matera ha la responsabilità diretta della gestione di alcune tra le aree naturali più rilevanti della Basilicata:
la Riserva Naturale Orientata di San Giuliano, riconosciuta dalla Convenzione Ramsar;
la Riserva Naturale Orientata Bosco Pantano di Policoro;
la Zona Speciale di Conservazione Valle Basento – Ferrandina Scalo;
la Riserva Speciale dei Calanchi di Montalbano Jonico.
Questi luoghi rappresentano scrigni di biodiversità, paesaggi unici e habitat delicati che meritano una gestione attenta, continuativa e adeguatamente supportata. Tuttavia, ad oggi, la Provincia si trova a svolgere questo ruolo con risorse finanziarie e strumenti operativi largamente insufficienti.
Proprio per questo motivo, su mia iniziativa e con il prezioso contributo del dirigente dell’Area Ambiente Enrico Luigi De Capua, la Conferenza dei Capigruppo prima e successivamente l’intero Consiglio Provinciale hanno deliberato la richiesta di finanziamento alla Regione Basilicata, formalizzata con la nota n. 0013840 del 26 giugno 2024.
Tale atto, approvato all’unanimità, chiedeva che anche la Provincia di Matera potesse accedere ai fondi previsti dall’Azione 3.2.7.A del PR FESR FSE+ 2021–2027, destinati alla tutela della biodiversità nei siti Natura 2000 e nelle aree protette.
Purtroppo, a oltre un anno da quella deliberazione, la richiesta è rimasta senza riscontro concreto, mentre la procedura negoziale attivata dalla DGR n. 202400241 risulta ancora oggi limitata esclusivamente agli Enti Parco, escludendo altri enti pubblici come la Provincia, che svolge un ruolo gestionale ufficiale e riconosciuto.
Tale esclusione appare incoerente con gli obiettivi della misura, che punta a rafforzare la tutela della natura, il ripristino degli ecosistemi e la resilienza ai cambiamenti climatici. È evidente che una strategia realmente efficace non può trascurare proprio quegli attori istituzionali – come le Province – che, seppur con risorse limitate, operano con responsabilità e continuità sul campo.
Le riserve provinciali, spesso più vulnerabili e meno strutturate, sono un presidio fondamentale della rete ecologica lucana e un’opportunità concreta per promuovere educazione ambientale, turismo sostenibile e sviluppo delle aree interne.
Per queste ragioni, vi chiedo con convinzione di sostenere questa istanza, proponendo:
l’aggiornamento della misura, includendo espressamente le Province tra i soggetti beneficiari;
oppure l’attivazione di una finestra dedicata o di una procedura parallela per gli enti pubblici non compresi tra gli Enti Parco, ma titolari di aree protette.
Rivolgo questo appello a tutti voi, nella certezza della vostra sensibilità ambientale e del vostro impegno per i territori che rappresentate. Il mio appello va, senza distinzioni, a tutti i Consiglieri regionali materani, affinché possano farsi promotori di una visione condivisa e lungimirante. Una politica di tutela ambientale moderna deve fondarsi su una governance inclusiva, capace di valorizzare tutti i soggetti istituzionali che operano a servizio del territorio.
Vi ringrazio sin d’ora per l’attenzione e per l’impegno che vorrete riservare a questa richiesta, nella speranza che il percorso già avviato possa trovare presto ascolto e riscontro concreto, restituendo dignità e strumenti adeguati al ruolo della Provincia di Matera nella gestione del nostro patrimonio naturale.
Giuseppe Maiuri – Consigliere Provinciale della Provincia di Matera