Carbone (PZ), 19 luglio 2025 – Domani, alle ore 18:30, nello slargo antistante il Museo Arte Sacra di Carbone (MASC), si terrà la presentazione ufficiale del restauro della preziosa tela cinquecentesca “Elia sale al cielo sul carro di fuoco”, firmata daBernardino Cesari (1571-1622), artista attivo tra Roma e Napoli e fratello del più celebre Giuseppe, noto come il Cavalier d’Arpino.
La tela proveniente dalla chiesa del Monastero dei Santi Elia e Anastasio, raffigura l’ascensione al cielo del profeta Elia su un carro di fuoco mentre lascia il proprio mantello al discepolo Eliseo, facendolo suo successore. La sua prima menzione si deve proprio al committente, l’abate commendatario Paolo Emilio Santoro (1560-1635), autore dell’importante Storia del Monastero di Carbone (1601), che contribuì in particolar modo a rendere il complesso religioso di Carbone un polo culturale di rilievo nel Regno di Napoli.
Fino a tempi recenti, la tela è stata ritenuta genericamente settecentesca. Solo grazie al lavoro di ricerca, avviato nel 2020, e dell’ultimo restauro, è stato possibile confermare la paternità dell’opera a Bernardino Cesari di Arpino, del quale si conoscono pochissime opere, tra cui la tela raffigurante Diana e Atteoneconservata presso la Galleria Borghese di Roma.
Sul dipinto è in corso di pubblicazione uno studio specialistico, frutto del lavoro di squadra avviato già da anni, a firma di OdetteD’Albo. Un contributo scientifico che si aggiunge alla valorizzazione dell’opera, promuovendone la diffusione tramite la conoscenza approfondita.
L’iniziativa, dal titolo “Elia e il Carro di Fuoco: presentazione del restauro”, è parte del progetto ELIA ARTE ECO(V), redatto da Francesco Buglione, collaboratore dell’Ufficio Tecnico comunale, e finanziato dal GAL “La Cittadella del Sapere” nell’ambito della Misura 19 del PSR Basilicata 2014–2022.
La scelta della data non è casuale: infatti, il 20 luglio ricorre proprio la festa di sant’Elia profeta. Pertanto, ad aprire simbolicamente la cerimonia, sarà eseguito un canto liturgicogreco in onore del santo dai monaci ortodossi di Carbone, che, da quasi due anni ormai, arricchiscono spiritualmente e culturalmente la comunità locale.
Seguirà l’intervento del Sindaco di Carbone, Mariano Mastropietro, che – insieme all’Amministrazione comunale – ha fortemente voluto e sostenuto l’iniziativa, sottolineandone l’importanza non solo in termini artistici, ma anche storici e simbolici:
“Restituiamo una voce, una memoria, un’identità. Con questo restauro non celebriamo soltanto un’opera d’arte ritrovata, ma riportiamo alla luce un frammento prezioso della nostra storia monastica, spirituale e artistica”.
Il progetto ELIA ARTE ECO(V) – spiega il primo cittadino – nasce con l’intento di restituire senso e valore alle radici culturali di Carbone. Il titolo stesso è ricco di significati: Elia, protettore del borgo; Arte, intesa come testimonianza di bellezza e ingegno umano; Eco, come quel che ritorna di unaVoce antica e si fa guida per il futuro.
Tra i relatori e gli ospiti previsti:
L’intervento di restauro è stato eseguito da Etruria di Pino Schiavone, presso la sua bottega a Matera, e documentato da Vincenzo Greco in un video che, a più voci, racconta la storia della preziosa tela.
L’iniziativa sarà accompagnata da momenti musicali a cura del maestro Alfonso Risoli e da un rinfresco curato dalla Pro Loco di Carbone.
Inoltre, il Sindaco ha voluto rivolgere un pensiero particolare ai giovani del progetto “Estate in Azione 2025”, definendoli “la tela viva su cui dipingere il futuro di questa comunità”, e lanciando un messaggio di speranza:
“Un paese che ha radici, ha anche ali. E Carbone vuole volare alto, insieme a loro”.
Con questa iniziativa, Carbone compie un ulteriore passo verso la riscoperta e valorizzazione del proprio patrimonio storico e culturale, affermandosi come esempio virtuoso di come l’arte possa diventare strumento di coesione sociale e sviluppo territoriale.