Accolgo con grande soddisfazione la notizia dell’ok definitivo da parte del Governo nazionale alla ZES Unica della Cultura per Matera. Un progetto strategico per la città e per l’intero Mezzogiorno, che rappresenta una visione concreta di sviluppo sostenibile, intelligente e coerente con la vocazione culturale e creativa del nostro territorio. Ricordo con orgoglio che questo percorso virtuoso ha preso avvio nella scorsa amministrazione comunale, con la delibera di Giunta n. 16 del 25 gennaio 2024 da me proposta e approvata, e successivamente trasmessa alla Regione Basilicata. È un risultato che nasce da un lavoro lungo, serio e lungimirante, condotto in sinergia con gli attori istituzionali e con il tessuto produttivo e culturale cittadino. Ora la Regione ha un anno di tempo per rendere operativa questa importante opportunità. È fondamentale che si proceda senza ulteriori ritardi, programmando e impiegando al meglio le risorse, affinché la ZES Cultura generi occupazione, sostegno all’imprenditoria culturale e rigenerazione urbana.
In questo scenario, è giusto rilanciare anche un altro grande tema, quello della Zona Franca Energetica, che avevamo proposto già nel luglio 2023, durante la mia sindacatura, su impulso dell’assessore con delega alla ZES, Angela Mazzone. Con delibera di Giunta, avevamo aderito al “Progetto di istituzione di una Zona franca a fiscalità differenziata sui prodotti energetici in Basilicata”, con l’obiettivo di favorire processi virtuosi di sostegno alle imprese nell’approvvigionamento di utenze e servizi essenziali. Questo progetto era già contenuto nel Piano di sviluppo strategico della ZES, deliberato dalla stessa Giunta regionale di Basilicata nel 2018, e purtroppo mai realmente attuato. La nostra adesione come Comune di Matera è stato un tentativo concreto per riattivare quel percorso, anche attraverso la riapertura del tavolo della Valbasento, che avevo sollecitato proprio per riportare al centro un dibattito strategico sull’area industriale e sulle politiche energetiche regionali.
Oggi più che mai, le parole del presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma, nel suo intervento del 3 luglio scorso, ci ricordano quanto sia urgente affrontare il tema dei costi energetici, che rappresentano un freno insostenibile per le imprese lucane. Le soluzioni non possono più attendere.
ZES Cultura e Zona Franca Energetica non sono due visioni in conflitto, ma due strumenti complementari per costruire un modello di sviluppo che valorizzi l’identità culturale e, allo stesso tempo, rafforzi la competitività industriale ed energetica.
Matera e la Basilicata possono e devono tornare a essere protagoniste, a condizione che ci sia volontà politica, continuità amministrativa e una visione chiara del futuro.

Domenico Bennardi
consigliere comunale M5S Matera