“Esprimo il mio pieno apprezzamento per il lavoro svolto dall’assessore alla Sanità Cosimo Latronico e dal direttore generale Domenico Tripaldi in merito alle linee guida del documento regionale integrato per la Salute e i Servizi alla Persona e alla Comunità 2026/2030, presentate ieri in IV Commissione con la partecipazione ed esposizione del Professore Vincenzo Antonelli. Si tratta di un documento strategico fondamentale, atteso da dodici anni, che dimostra visione, concretezza e capacità di ascolto”.
Lo dichiara il capogruppo di Orgoglio Lucano – Italia Viva in Consiglio regionale, Mario Polese, che sottolinea l’importanza dell’approccio adottato: “La condivisione con gli stakeholder quali Unibas, Anci, Upi, sindaci, Camera di Commercio, Provincia e Direzioni Scolastiche, l’analisi puntuale del contesto socio-sanitario lucano e l’identificazione di direttrici chiare e coerenti rappresentano un modello di programmazione virtuoso, che rafforza la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.
“Il documento, definito dal professor Antonelli partecipato, adattabile e sociale – commenta l’esponente renziano – fotografa una realtà regionale che necessita di interventi mirati e tempestivi. Alcuni dati evidenziano con chiarezza la complessità delle sfide da affrontare: il 51,5% della popolazione adulta lucana è in eccesso ponderale, di cui il 12,4% obesa – ben al di sopra della media nazionale (43,1%). Il 41,4% degli over 65 soffre di almeno tre patologie croniche, valore tra i più alti d’Italia”.
“Oltre la metà della mobilità sanitaria passiva – prosegue Polese – è dovuta a prestazioni di media e bassa complessità, con un costo complessivo di 85 milioni di euro nel 2023. L’indice di soddisfazione della domanda interna è tra i più bassi d’Italia (0,79), sintomo di un sistema ospedaliero che va potenziato per evitare il dannoso fenomeno della migrazione sanitaria”.
“Il lavoro dell’assessore Latronico e del Dipartimento Salute – continua il capogruppo – affronta con serietà e visione queste criticità, mettendo in campo risposte concrete, a partire dal rafforzamento della sanità territoriale, la promozione dell’innovazione tecnologica, la valorizzazione delle eccellenze locali e una forte attenzione all’equità di accesso ai servizi”. “Queste linee guida – conclude – sono il frutto di un metodo di lavoro trasparente e partecipato. Il mio auspicio è che vengano sostenute da tutte le forze istituzionali con spirito costruttivo, affinché la Basilicata possa finalmente superare ritardi storici e garantire ai cittadini un sistema sanitario moderno, vicino e giusto”.