A Matera, abbiamo registrato un’affluenza al referendum superiore a quella del ballottaggio per le comunali. I risultati sono stati notevolmente più alti della media italiana e la città di Matera ha superato il quorum con un’affluenza del 53,31%.

Questo dato straordinario dimostra che Matera è una città che non tradisce sé stessa, che ha a cuore i diritti sociali e civili. Anche il risultato delle amministrative dimostra, evidentemente, che i cittadini non hanno ritenuto credibili accrocchi di potere che antepongono ambigue sommatorie di voti e ambizioni personali senza un vero progetto politico.

Il candidato Cifarelli ha perso più di 3000 voti personali rispetto alle proprie liste e al ballottaggio nonostante la decima lista aggiunta, ha perso ulteriori 700 voti. Probabilmente occorre riflettere su questa perdita di consenso in quella stessa coalizione, prima di cercare alibi o peggio colpe esternamente.

Eppure, si può e si deve ripartire. Ripartiamo dal dato referendario e dalla voglia di chiarezza espressa dai materani con questo voto. Adesso si apra una riflessione politica serena e onesta e si lavori insieme per ricostruire un fronte di centrosinistra, col semplice coraggio di rimanere sé stessi, coraggio che abbiamo invocato nell’ultimo comizio. Il modello politico è già esistente, ed è quello nazionale costruito su precisi simboli di partito e soprattutto su temi e obiettivi politici, come la tutela del lavoro, della pace e il contrasto alle politiche di riarmo, un modello che a Roma vede già insieme PD, M5S e AVS.

Auguro buon lavoro ad Antonio Nicoletti come nuovo sindaco della città. Il Movimento 5 Stelle a Matera farà un’opposizione dura, vigile e costruttiva, ma intende farsi anche promotore di un laboratorio politico di centrosinistra, da subito. Abbiamo condotto una bella e coraggiosa campagna elettorale nella quale il M5S di Matera ha saputo coinvolgere nuovi giovani, donne e uomini della società civile. Ripartiamo da loro e dalle associazioni, dai movimenti, dal civismo, ma anche da quei partiti e forze politiche che si ritrovano in un perimetro valoriale preciso, senza più ripetere l’errore di voler creare contaminazioni strane e costruire a Matera un fronte comune contro le destre. E’ ancora necessario, oggi nel 2025, parlare di accoglienza, uguaglianza e solidarietà. Difendiamo la pace senza tentennamenti, anche di fronte a parole scomode come genocidio e crimini di guerra, come quelli che il governo Netanyahu sta ancora perpetrando.

Domenico Bennardi – Portavoce M5S Matera