“Grande entusiasmo al congresso della Lega a Firenze che ha confermato Matteo Salvini leader e ha prospettato il progetto per l’Italia del futuro, con i temi cardine della nostra identità politica: imprese, lavoro, pace fiscale, sicurezza, welfare e adeguamento degli stipendi al costo della vita”.
Così il commissario della Lega Basilicata, Pasquale Pepe, che entra di diritto nel Consiglio federale del partito.
La delegazione della Lega lucana, composta da oltre 40 persone, ha partecipato ai lavori congressuali attraverso i suoi 7 delegati.
“Si ritorna in Basilicata con rinnovata fiducia – spiega Pepe – al servizio dei nostri concittadini e con un piacevole segnale di condivisione all’interno del congresso dei temi che abbiamo proposto e dell’intervento che ho tenuto durante i lavori”.
Questi alcuni passaggi del discorso del commissario regionale della Lega, che si è rivolto al segretario Salvini all’interno della platea congressuale: “Noi abbiamo aderito sin da subito, convintamente, al tuo progetto, un progetto che – ha detto Pepe – legava l’Italia dalla Valle d’Aosta fino alla Sicilia. Credo che dopo questo congresso noi del Sud dobbiamo superare una grossa prova di maturità che percorre due profili. Il primo riguarda la cura del partito, il secondo riguarda il buon governo. Sulla cura del partito dobbiamo proseguire il lavoro che ha iniziato qualche mese fa Claudio Durigon, che ringrazio. Ora dobbiamo essere in grado di dimostrare che sappiamo governare. Non è più il tempo di piangersi addosso o di dare sempre la responsabilità ad altri. Il buon governo deve essere anche nelle nostre corde, con l’impegno, con il lavoro, con la visione e con la responsabilità”. Al riguardo, “non può che venirmi in mente l’autonomia con la quale avremmo molte più risorse a disposizione delle lucane e dei lucani”. In conclusione, Pepe ha ricordato che la Lega “è il partito dei territori, dell’identità, della concretezza, della vicinanza ai cittadini, ai più deboli e agli imprenditori. Questo è il partito del futuro e, ancora di più, del sogno che vede un’Italia che vada alla velocità che merita”.