“Poteri straordinari? Un fallimento ordinario di questo Governo regionale. Sarebbe opportuno innanzitutto aprire il confronto su una strategia condivisa e sul cosa fare prima di mettere sul tavolo procedure speciali, anche perché a Roma c’è un Governo amico, anzi ‘fratello’ ”. Lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza, che prosegue:

“Non dobbiamo aggiungere altro alla richiesta del Presidente del Consiglio regionale Marcello Pittella che rispetto alla gestione idrica per il comparto agricolo chiede un commissario straordinario. I danni agli agricoltori sono stati già causati dalla precedente emergenza; sono sotto gli occhi di tutti comunicati e piazze di protesta”.

“Il presidente Bardi – evidenzia il Capogruppo del Partito democratico – governa dal 2019, e il presidente Pittella che l’ha preceduto, nel chiedere un commissario straordinario, non pone solo un tema che riguarda poteri speciali, ma sottolinea anche un fallimento del Governo regionale e in particolare la non fiducia, o non adeguatezza, dell’assessore Cicala. A meno che il presidente Pittella non abbia in testa, ma non lo ha esplicitato, di chiedere che all’assessore siano attribuiti poteri speciali!”

“L’assessore Cicala – sottolinea Lacorazza – nella sua comfort zone non contempla il confronto nei luoghi istituzionali, li evita perché preferisce i monologhi. Potrei portare a esempio, ultima delle questioni, il ‘progetto cinghiali’ presentato e comunicato più volte; un progetto che si è trovato sul tavolo, partito con ritardo (e nel frattempo i cinghiali si moltiplicavano) e per le risorse impiegate (prevalenza royalties) abbastanza localizzato”.

“A questo punto – conclude Lacorazza – si pone una domanda: con la dichiarazione del presidente Pittella, l’assessore Cicala uscirà dalla sua comfort zone, oppure ci rimarrà dandoci certezza che almeno qui lo si può trovare? Alla maggioranza l’ardua decisione”.