“Caro sindaco, Cari cittadini corletani
scrivo queste righe con un peso sul cuore, ma con la serietà che il momento impone. Consapevole che ogni parola qui trascritta, ogni pensiero espresso, debba farsi specchio della realtà, senza gli artifici della retorica. Dopo lunghe riflessioni ho raggiunto una decisione sofferta ma inevitabile: rassegno le mie dimissioni da consigliere comunale. Non c’è, in questa scelta, alcuna ambizione personale, né disegni di carriera che mi proiettino altrove (alla Regione per esempio, dove altri sono stati attratti dalla remunerazione). La mia è una decisione politica, nel senso più alto del termine. In questi quattro anni, purtroppo, ho avuto modo di constatare, con amarezza, che le mie aspirazioni sono e sarebbero rimaste disattese. I cittadini attendevano (e attendono) risposte, ma i piani di sviluppo latitano, le strategie di rilancio restano illusioni, la difesa del territorio e dell’ambiente è priva di azioni concrete. Si è arrivati al dimensionamento scolastico, con la perdita della dirigenza, e allo smembramento di un istituto di grande rilevanza, quello Tecnico Tecnologico, un punto di riferimento essenziale per un territorio al centro delle dinamiche estrattive, non solo per le opportunità di lavoro, ma anche per il suo ruolo cruciale nel formare cittadini con competenze e conoscenze legate all’ambiente. E potrei continuare, ma la realtà è sotto gli occhi di tutti e sarebbe superfluo insistere oltre su ciò che appare evidente a chiunque osservi con onestà e senza pregiudizi.
Non posso e non voglio essere complice di un meccanismo che disattende le speranze e le urgenze di chi ci ha affidato un mandato. Non si tratta di una ritirata, né di un disimpegno. È, piuttosto, un atto di coerenza, un sacrificio personale che mi impone di intraprendere un nuovo cammino, all’insegna dell’impegno sociale e della lotta culturale (che ovviamente è anche politica). Rimarrò un osservatore attento, un professionista e un cittadino vigile.In questi quattro anni ho cercato di portare avanti temi che ritenevo giusti e di rappresentare i bisogni concreti della nostra gente. Ho creduto, e continuo a credere, che la politica possa e debba essere una forza positiva, capace di dare risposte e soluzioni efficaci. Ma la distanza tra le parole e i fatti è diventata, col tempo, un solco troppo profondo. Ho assistito a promesse disattese, a strategie incompiute, a un immobilismo che mortifica le migliori energie di questo territorio. A questo punto, dopo aver tentato occasione dopo occasione di riportare l’azione nel perimetro del fare, non mi è rimasta che questa sofferta decisione, che non è un addio, si badi, ma un nuovo inizio. Permettetemi di esprimere un sentito ringraziamento a tutte le associazioni con cui ho avuto il privilegio di collaborare in questo percorso, ai dipendenti comunali, ai membri del Consiglio, sia di maggioranza che di minoranza, per il confronto costante, alla mia famiglia e ai veri amici che mi hanno sostenuto con affetto durante questa esperienza”.

Stefano Maddaluno