Nuovo proscioglimento per il Sindaco di Tursi Salvatore Cosma, assolto con formula piena dal Tribunale di Matera perché il fatto non sussiste, nell’ambito di un filone dell’inchiesta sull’autovelox scoppiato nel 2018 e che ha portato all’arresto di cinque persone nell’ambito di un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Matera, sulla corruzione scoperta intorno alla presunta truffa, messa in piedi nel comune lucano, sull’uso degli autovelox e sulla gestione delle conseguente contravvenzioni.
La sentenza che riguarda l’assoluzione del Sindaco Cosma, difeso dai legali Filippo Vinci e Domenico Vinciguerra, è giunta nella tarda serata di martedì 22 Ottobre. Il giudice ha assolto il primo cittadino che secondo l’accusa ha tentato di far cancellare alcune contravvenzioni combinate con l’utilizzo dell’autovelox, procurando un danno erariale all’ente comunale. Assolti anche gli altri imputati nel medesimo procedimento.
Soddisfatti i legali del primo cittadino, dichiarano:
“È stata fatta finalmente chiarezza sull’operato del Sindaco; la sua innocenza era chiara sin dall’inizio e lo abbiamo sostenuto già innanzi al Gup distrettuale che ha, frettolosamente, rinviato a giudizio il Cosma. Ha costretto dunque, un imputato innocente, a subire per lunghi anni un processo penale dal quale è stato assolto con la formula più ampia prevista dal nostro codice di procedura penale: perché il fatto non sussiste. Speriamo la vicenda sia finalmente conclusa e che, anche quegli organi di stampa che all’epoca l’additarono ingiustamente come responsabile del reato commesso, restituiscano con la stessa enfasi la notizia dell’assoluzione.”
La reazione del Sindaco Cosma:
“Ho sempre avuto fiducia nella giustizia che ha fatto il suo corso appurando il mio corretto operato a tutela della mia comunità. Ringrazio il mio pool difensivo composto dagli avvocati Filippo Vinci e Domenico Vinciguerra per aver svolto in maniera egregia il loro lavoro, liberando con la mia piena e totale assoluzione, l’intera comunità tursitana dall’onta odiosa dei reati ingiustamente ipotizzati.”