Leggo mio malgrado un commento sull’argomento “secessione” di Matera da parte del sindaco Bennardi il quale, andando inutilmente fuori tema, accusa l’APT di non aver dato risalto alla città dei Sassi in occasione della recente fiera del turismo di Rimini.
A difesa dell’Agenzia da me diretta, mi trovo a dover rispondere “d’ufficio” a una polemica che considero strumentale e mal posta. Non mi pare di aver visto al TTG di Rimini né il sindaco di Matera né il neo assessore al turismo, senz’altro impegnati in qualcosa di più importante rispetto al principale evento in assoluto del settore turistico in Italia. Né tantomeno ho visto, nello spazio messo a disposizione da APT, la presenza di un operatore specializzato in rappresentanza del Comune di Matera: solo personale APT e operatori privati. Nello stand, a onor del vero, c’era l’assessore comunale all’urbanistica il quale si è intrattenuto amichevolmente con il sottoscritto e, come dimostra la foto che ci ritrae insieme, pare abbia apprezzato la gigantografia della nostra bellissima città a fare da sfondo all’intero stand.
Evidentemente, però, l’assessore non ha ben riportato al sindaco quanto visto, considerando lo sguaiato attacco per una presunta (e falsa) ridotta rappresentazione della città dei Sassi a vantaggio del resto della regione. Sfugge al sindaco Bennardi che Matera e Basilicata sono parte di una stessa offerta, che addirittura travalica i confini regionali, come sa bene chi si occupa di turismo. Così come sfugge al sindaco Bennardi che l’APT ha continuato a promuovere la città dei Sassi nei mercati turistici di tutto il mondo, contribuendo a salvare una stagione che, senza i flussi internazionali intercettati dalla promozione regionale, sarebbe risultata disastrosa e invece è ancora in crescita a beneficio di tutti.
Solo due giorni prima del TTG, ad esempio, APT ha ospitato a Matera 45 operatori britannici, e prima ancora una quindicina di operatori del settore lusso provenienti dalla Puglia e diretti a Maratea. Tra circa un mese, con la terza edizione della borsa del turismo delle origini, ospiteremo circa 90 tra giornalisti e buyer provenienti da tutto il mondo. Insomma, un’incessante attività di promozione di un brand che forse il Comune dovrebbe curare un po’ di più, come invece fanno – fortunatamente – gli operatori.
D’altra parte basta saper leggere i dati che APT pubblica sistematicamente di mese in mese. Stando ai numeri, nei primi otto mesi dell’anno Matera ha superato per arrivi i valori del 2019 (264mila valore provvisorio 2024, a fronte dei 259mila del 2019, con un incremento del 78% di arrivi dall’estero pur senza gli eventi della Capitale Europea della Cultura). Per numero di presenze, invece, la città è in sofferenza non solo rispetto al 2019, ma anche rispetto al 2023. E se i risultati della promozione si possono facilmente misurare a partire dal numero di arrivi, possiamo dire che l’Agenzia di Promozione Territoriale ha lavorato bene per la città di Matera (e aggiungo, sempre a partire dai dati, per l’intera Basilicata). Il numero di presenze, invece, dipende molto da quanto la città offre per spingere il turista a fermarsi, creando quindi quell’economia di cui i nostri territori hanno bisogno. Non mi pare che l’amministrazione comunale si sia interrogata a sufficienza sui motivi di questa flessione.
Il sindaco chiude il suo comunicato con una metafora calcistica chiamando in causa Maradona, forse relegando il tema Matera-Potenza allo stesso dominio del tifo da stadio. L’argomento invece meriterebbe ben più attente e approfondite considerazioni, evitando posizioni di campanile ma partendo da contenuti, bisogni, vocazioni e strategie che prescindono dai confini regionali.
A tal proposito, con il presidente Bardi siamo stati di recente alla fiera del turismo di Tokyo dove abbiamo parlato, come sempre, di Matera e di Basilicata. Per avere un’idea di come ci percepisce il mondo, in un bellissimo articolo di una rivista giapponese compare una meravigliosa foto dei Sassi sotto il titolo “Vacanze d’oro in Basilicata, Puglia, Calabria” e poi “Matera, un’antica città in evoluzione”. E allora la mia domanda è: vogliamo ragionare da provinciali e perderci in polemiche sterili, oppure “evolverci”, guardare lontano e proiettarci al centro di dinamiche internazionali? Noi abbiamo chiara la risposta, e in questa direzione abbiamo lavorato negli anni portando l’evidenza dei risultati. D’altra parte, l’esperienza di Matera 2019 dovrebbe avere insegnato a tutti qualcosa, a beneficio del territorio e delle nostre comunità.
Ing. Antonio Nicoletti
Direttore Generale
Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata