Gentile sindaco di Maratea, per utilizzare un’espressione cara a uno dei suoi beniamini: “Stia sereno”.

Ho letto la sua sgarbata missiva e, sa, comprendo bene che è stato eletto primo cittadino di Maratea soltanto da pochi mesi, tuttavia dovrebbero essere sufficienti a capire che il mandato elettorale da lei ricevuto è quello di fare gli interessi della comunità marateota e non di difendere, in modo anche piuttosto stucchevole, l’operato del governo regionale di centrodestra. Certa del fatto che imparerà subito a vestire i suoi panni, mi permetto sommessamente di ricordarle che è nel pieno esercizio delle mie facoltà di consigliera regionale visitare luoghi e comunità, senza temere di ricevere scomposte e maldestre intemerate.

Nelle ultime ore, infatti, sollecitata dall’allarme rosso lanciato dalle operatrici e dagli operatori del comparto turistico, ho raggiunto Maratea, vanto della costa ovest di Basilicata, da tutti conosciuta come perla del Tirreno. E in occasione della visita – constatate le criticità che interessano la strada statale 18, la strada provinciale 3 e il porto di Maratea – ho deciso, anche questa volta nel pieno esercizio delle mie facoltà, di rivolgere alcune domanda alla GIUNTA regionale, non eccependo, per il momento, alcun rilievo nei confronti del sindaco da poco insediatosi. Trascurando il mio cortese silenzio sul suo operato e nel tentativo di offrirle sponda e collaborazione, anzichè apprezzare l’attenzione riservata alla sua area, ha ben pensato di scagliarsi contro la sottoscritta e di sperticarsi in elogi e agiografie degli esponenti della giunta regionale. Esponenti che, con meno ingenuità, si sono guardati bene dall’esprimersi sul tema.

La mia visita a Maratea non è stata una “passeggiata di ottobre”, come insinuato dal sindaco, ma un sopralluogo necessario per toccare con mano alcuni disagi e sollecitare l’attenzione che manca da troppo tempo.

Ora, poiché non credo sia interesse personale tantomeno collettivo prorogare ulteriormente la sterile polemica avviata e poiché non sono sensibile al principio di lesa maestà, torno con passione sul punto che più mi interessa: il futuro di Maratea che, per quanto mi riguarda, sta nella visione del futuro della Basilicata.

Data la centralità della costa tirrenica, almeno per il M5S, è mio dovere chiedere se, come e quando l’unico porto statale della Regione Basilicata verrà messo in sicurezza; così come è mio dovere chiedere i dati del monitoraggio ANAS durato due anni, nonché il cronoprogramma dei lavori per la costruzione del Bypass (5,5 milioni di euro) e della galleria (60 milioni). Sbaglia il sindaco se pensa che questo argomento interessi “solo” la comunità di Maratea. Punto primo, Maratea è patrimonio di valore per tutta la Regione, pertanto il suo sviluppo è o almeno dovrebbe essere di interesse generale (e di questo dovrebbe felicitarsi); punto secondo, poiché sono stati spesi soldi pubblici per effettuare il monitoraggio e soldi pubblici (forse) verranno spesi per la costruzione di due infrastrutture è mio dovere chiedere come ed è diritto di tutte e tutti i cittadini sapere.

Pertanto, come già preannunciato, chiederemo formalmente ogni singolo dato alla giunta regionale e se il sindaco (tra una sponsorizzazione e l’altra della giunta regionale di centrodestra) vorrà, troverà pieno sostegno da questa parte quando intenderà mettere Maratea al centro degli interessi della Regione.

Per le “passerelle” a cui invece si alludeva, non sono disponibile: per quelle potrà sempre rivolgersi al ministro Salvini, la felpa con il nome di Maratea sarà sicuramente omaggio.


Alessia Araneo 

Consigliera regionale M5s