Approvata la graduatoria dei progetti ammissibili nell’ambito del “Bando pubblico per il finanziamento dei progetti per il piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni”. Rientra anche la Basilicata in questo provvedimento che riguarda, in generale, 1.179 progetti ammessi a finanziamento. Tra i 144 immediatamente finanziabili ci sono tre paesi lucani: San Chirico Nuovo (il cui progetto si è classificato al terzo posto in Italia) che ottiene 681.191 euro, Cersosimo (posizionatosi al 91esimo posto) per un importo pari a 700.000 euro, e San Severino Lucano (102) a cui vanno 1 milione e 362.000 euro.
Ne dà notizia l’assessore regionale alla Salute e al Pnrr, Cosimo Latronico Gli altri comuni della Basilicata ammessi a finanziamento – ma che riceveranno nel tempo le risorse, in base ai fondi disponibili – sono San Martino d’Agri (274esimo posto) a cui sono state riconosciute risorse per 561.482 euro, Moliterno (294), Grottole (335), Fardella (350), Sasso di Castalda (576), Paterno (888), Rapone (1.058) e Savoia di Lucania (1.098) che hanno visto ammessi i rispettivi progetti al finanziamento di 700.000 euro, Ripacandida (494) per un importo pari a 2 milioni e 800.000 euro, Castelgrande (1.122) per 572.000 euro e Forenza (1.132) per 560.000 euro.
“La Basilicata dei piccoli comuni – sottolinea l’assessore Latronico – esprime un protagonismo che viene premiato dal bando nazionale. Il terzo posto di San Chirico Nuovo a livello nazionale, unito a Cersosimo e San Severino Lucano che accedono da subito ai finanziamenti, testimonia una grande dinamicità del territorio. I nostri paesi rappresentano il cuore pulsante della regione, custodi di tradizioni, cultura e paesaggi unici, ma devono fare i conti con sfide difficili legate soprattutto alla mancanza di risorse e a infrastrutture adeguate. In questo contesto – conclude Latronico – s’inserisce l’opportunità offerta dal bando che concede loro un’occasione di rilancio, traducendo in opere pubbliche la capacità progettuale e l’intuizione di comunità che non si arrendono di fronte allo spopolamento e alle difficoltà economiche”.