“Cambia la geografia delle zone economiche speciali – afferma il Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Piergiorgio Quarto – Il decreto legge per il rilancio dello sviluppo nel Mezzogiorno, fortemente voluto dal Governo Meloni e dal Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR con delega al Sud Raffaele Fitto, prevede che le otto Zes esistenti confluiscano ora in un’area unica che comprenderà tutto il Sud, al fine di valorizzarlo e rilanciarlo più adeguatamente e di farlo diventare polo produttivo di rilevanza nazionale ma anche globale, manifestazione di una maggiore attenzione all’ambito tecnologico. 

Il Piano strategico della Zes unica, infatti, così come ideato punta a disegnare un nuovo modello di sviluppo per il Sud Italia, nascendo da un’analisi del tessuto economico, sociale e produttivo del Meridione, individua nove filiere strategiche e tre tecnologie prioritarie da promuovere: il digitale, il Cleantech e il Biotech, per avviare un percorso di crescita che possa estendersi anche nel lungo periodo. Il nostro Governo supportato dal meticoloso lavoro dal ministro Fitto, per la realizzazione di questo ambizioso progetto, vede nel suo principale strumento d’attuazione, il credito d’imposta destinato alle imprese che vorranno investire al Sud, un punto di partenza determinante di questa nuova grande visione strategica fondata su valori di competitività, libertà d’impresa e valorizzazione del capitale umano.

I dubbi sull’assottigliamento del credito di imposta riservato alle imprese del Mezzogiorno sollevati nell’ultimo periodo sono legittimi, ma la posizione del Governo nazionale resta chiaramente costruttiva e non esclude assolutamente più opportune valutazioni volte a garantire agli imprenditori un sufficiente e più opportuno sgravio fiscale. L’attenzione nei confronti di tutte le istanze mosse e criticità espresse è alta e le risposte arrivate nelle ultime ore, fanno pensare che si stia già lavorando ad una revisione del meccanismo di assegnazione delle risorse. Nei prossimi giorni, come anticipato dal Ministro, il Governo comunicherà le nuove somme che caratterizzeranno l’investimento, cosi da rendere concrete le risposte alle esigenze di maggiore copertura finanziaria espresse dalle organizzazioni datoriali. Il grido di allarme lanciato da Confindustria e Confapi non poteva passare inosservato alla nostra Premier Meloni e al Ministro Fitto, che hanno già dimostrato di avere ben chiaro nella loro mente quanto sia importante partire proprio dalle richieste delle imprese per strutturare tutti gli investimenti necessari. 

La stessa Premier Giorgia Meloni – continua Piergiorgio Quarto – ha dichiarato a riguardo, che si è solo all’inizio del lavoro programmato, chiaro che il Governo abbia oltre al dovere, anche tutto l’interesse di assicurare il massimo impegno per dare attuazione concreta al Piano e alla sua più ampia visione strategica. La questione del credito d’imposta nella Zes Unica è ancora aperta, ma il progetto resta ambizioso, i benefici legati alla creazione di una grande zona di investimento a fiscalità di vantaggio e burocrazia facilitata, sono indiscutibili. 

Non si può pensare di raccogliere benefici senza una mirata programmazione degli interventi. Chiaramente, se la Zes unica mette da una parte in equità tutti i territori che coinvolge, dall’altra mette le Regioni e i suoi rappresentanti direttamente in gioco. Non mi stancherò mai di ribadire  – continua Quarto – che la Basilicata ha invidiabili potenzialità territoriali, possiede brand unici a livello nazionale, come Matera capitale europea della cultura, cinque meravigliosi parchi, una delle più fitte reti idrografiche del sud che caratterizzano un’importantissima risorsa idrica nazionale, una bellezza diffusa dei suoi territori che si distinguono per complessità e sicurezza, valide competenze e risorse umane, eccellenze diffuse ed una posizione tattica, tutti elementi questi, che possono permetterle di raggiungere altissimi livelli di competitività e di sviluppare una visione politica di crescita diffusa che coinvolga al meglio anche le sue aree interne, ancor più considerato che una delle novità caratterizzanti questo importante decreto-legge, è proprio quella di una nuova strategia per quest’ultime, supportata da importanti fondi destinati ai servizi sociali ed alle infrastrutture.  La scelta di interventi utili e funzionali sarà cruciale, poiché saranno questi a stimolare ed attrarre nuovi investimenti in grado di assicurare il maggior numero di opportunità di lavoro e sviluppo per i lucani. La Basilicata, gode di una varietà invidiabile di tipicità territoriali, la provincia di Matera e quella di Potenza se ugualmente valorizzate e rese intrinseche, possono equilibrare una crescita complessiva esponenziale dell’intera Regione. 

Il Piano strategico strutturato per la nascita della Zes Unica è un provvedimento in cui occorre credere – conclude Quarto – può intimorire poiché complesso ed ha alcuni aspetti variabili, ma che finalmente sfida la logica dell’assistenzialismo e ci fornisce la possibilità di competere ad armi pari con il resto del Paese e dell’Europa”.