“Per rispettare il tetto di spesa previsto dalla legge per la spesa farmaceutica ospedaliera la Basilicata avrebbe dovuto spendere 93 milioni e 541 mila euro, ma ha speso più di 130 milioni di euro, sforando il limite massimo di quasi 37 milioni di euro. Un rosso che rappresenta un vero e proprio macigno per il bilancio pubblico regionale e al quale occorre porre rimedio al più presto per non pregiudicare ulteriormente vecchie e nuove esigenze di salute dei cittadini lucani”.

E’ quanto afferma, in una nota, il presidente del Gruppo Consiliare Basilicata casa comune, Giovanni Vizziello, che così commenta i risultati pubblicati ieri dall’Agenzia Italiana del Farmaco sulla spesa farmaceutica delle regioni italiane nel 2023.

“Le risultanze del report dell’Aifa – spiega Vizziello – confermano come la spesa per i farmaci sostenuta dagli ospedali lucani sia letteralmente senza freni e, come la stessa, incida negativamente sulla spesa sanitaria corrente della Basilicata, sottraendo di fatto risorse agli investimenti necessari per riqualificare l’offerta dei servizi sanitari regionali”.

“Occorre, quindi, approntare validi ed efficaci correttivi – sostiene Vizziello – promuovendo, ad esempio, un maggiore utilizzo negli ospedali lucani dei farmaci equivalenti e di quelli biosimilari, in grado di garantire al contempo sicurezza delle cure e risparmi di spesa, muovendo proprio – conclude – dalla considerazione che la nostra regione risulta essere tra quelle con minore utilizzo di questi tipi di farmaci”.