La campagna elettorale ha prospettato aspettative importanti volte alla risoluzione di problematiche più volte poste dalla comunità e sicuramente non mancheranno le occasioni per discuterne. Discussioni dalle quali non mi sottrarrò, mantenendo una posizione libera e senza vincoli. Posizione dichiarata in Consiglio comunale, durante il quale ho palesato anche una insoddisfazione sulla presentazione della parziale giunta. Sentimento che non è solo di natura personale, ma soprattutto di natura politica. Le contraddizioni emerse hanno generato confusioni e le reazioni a ciò hanno coinvolto in giudizi negativi non solo chi li ha determinati, ma anche incolpevoli consiglieri, che loro malgrado senza alcuna responsabilità, ne diventano responsabili. Le prerogative del Sindaco non sono in discussione e tantomeno le persone in quanto tali. È stato sottoscritto e presentato, dopo l’esito del primo turno, un accordo programmatico in funzione del ballottaggio, con Giuzio e Smaldone, palese nel metodo e nel merito. Nella prima seduta di Consiglio ci è stata presentata una parziale Giunta, con la riserva di completarla una volta chiarite alcune difficoltà con uno dei sottoscrittori dell’accordo. Questo è un problema politico che non può essere liquidato con una semplice volontà di attesa. Una città capoluogo di regione e la sua comunità meritano, infatti, comportamenti e risposte responsabili, nel rispetto dei suffragi espressi a sostegno prima delle consigliere e dei consiglieri e poi dei candidati sindaci. Se il civismo finisce per condizionare e comprimere le regole democratiche, da consigliera eletta indipendentemente dal premio di maggioranza, motivo in più per sentirmi libera di valutare di volta in volta l’operato della Giunta, metterò a disposizione il mio impegno, non dimenticando delle sollecitazioni ricevute in campagna elettorale. Per quanto mi riguarda, senza vincolo, preciso di essere una consigliera iscritta al PD, componente della Segreteria Regionale. È questa una precisazione che assolutamente non vuole sminuire il ruolo dei movimenti civici, ma serve per mia convinzione a non ritenerli antidodo per la cura dei partiti. In Consiglio rappresenterò le prerogative di un partito di sinistra, femminista, democratico e progressista al quale sono tesserata. Queste sono le stesse considerazioni che avrei fatto e che farò dinanzi a qualsiasi scelta e che evidentemente avrei fatto nel caso in cui avessi dovuto valutare una mia presenza in Giunta.