Continua imperterrita la campagna d’odio del candidato sindaco della Lega nei confronti di un ragazzo perbene e competente come Vincenzo Telesca. La paura di dover rinunciare al controllo sulla città che hanno sfruttato è così forte che stanno utilizzando ogni mezzo per cercare di rimanere aggrappati alla poltrona. Attacchi menzogneri, pregni di insulti, odio sociale e piccole minacce nemmeno troppo velate: questi sono gli ingredienti che qualificano chi li sta utilizzando.
Potenza è una città di inclusione, di accoglienza e di persone perbene. Questi attacchi danneggiano l’onorabilità di Vincenzo Telesca, che ha la sola colpa di essere colui che manderà a casa questo sistema corrotto. Ma fanno male soprattutto a Fanelli e alla città. Potenza non si riconosce in questi atteggiamenti teppistici e domenica e lunedì prossimo i potentini lo dimostreranno votando in massa una persona perbene, una persona che ama questa città: Vincenzo Telesca.
Piuttosto che attaccare, non avendo evidentemente argomenti politici con cui difendersi, Fanelli risponda ad alcune semplici domande:
– È vero che per la prima volta nella storia della Basilicata la sanità, sotto la sua guida, è stata commissariata il mese scorso?
– È vero che per scongiurare il perdurare del commissariamento anche in questo periodo di campagna elettorale, la Regione ha dovuto rifondere 50 milioni di euro a causa della gestione di Fanelli?
– È vero che per pagare quel deficit si sono utilizzate le risorse derivanti dalle compensazioni ambientali per le estrazioni petrolifere di Eni e Shell, fondi inizialmente destinati al bonus gas per i non metanizzati?
– È vero che dal ministero a guida Lega è stato ancora richiesto di sistemare alcune carte relative ai conti della disastrata sanità lucana entro il 30 giugno, cioè pochi giorni dopo il voto del prossimo ballottaggio?
– È vero che per l’anno in corso si prevede un deficit uguale se non superiore a quello appena pagato di 50 milioni di euro? Da dove verranno prese queste risorse?
– È vero che la sanità lucana è caratterizzata da liste d’attesa infinite e che, quando si chiama per prenotare anche la più piccola delle prestazioni o le più urgenti, il tempo medio di attesa per i potentini può essere addirittura di un anno e in alcuni casi anche di più?
– Infine i potentini vogliono capire se Fanelli è candidato per una poltrona o per essere al servizio della comunità: è vero che, in caso di probabile sconfitta, rinuncerà al seggio di consigliere comunale di opposizione per andare in Regione a fare il consigliere regionale di maggioranza, infischiandosene del ruolo per cui si è candidato al prossimo ballottaggio per una mera convenienza personale?
Bene, se a solo una di queste domande la risposta è diversa dall’essere vera, allora noi siamo pronti a chiedere scusa. Ma se è vero, come è vero, che a queste domande l’unica risposta possibile, tristemente possibile, è che è tutto vero, allora Fanelli la smetta di Cercare la pagliuzza in Telesca, e pensi alla trave che ha nel suo occhio. Tanto i cittadini non si fanno abbindolare E sapranno scegliere lunedì e martedì tra chi mente e chi no.
Lo dichiara la Lista civica Uniamoci per Potenza