32 anni fa, in due drammatici attentati, la mafia uccise Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due magistrati, figure imponenti nella lotta a Cosa Nostra. Nella strage di Capaci morirono insieme a Falcone anche la moglie, Francesca Morvillo, e i tre uomini della sua scorta: Rocco Di Cillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro. Nella strage di Via D’Amelio a Palermo persero la vita con Borsellino i cinque uomini della sua scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Da allora, il nostro Paese ricorda in questa giornata quei tragici eventi e promuove iniziative per diffondere la cultura della prevenzione e del contrasto di qualunque forma di illegalità, sopruso e sopraffazione. Anche nella nostra città dovremmo sempre più stimolare il confronto tra e con le nuove generazioni sulla legalità e il rispetto assoluto dell’altro e delle diversità. Il futuro si impone con la sua bellezza, tenendo come riferimento figure che hanno perso la vita nell’estremo tentativo di difendere libertà e giustizia. Anche Potenza merita la forza di questi valori e la grandezza di questi esempi.
In questa occasione, desidero rivolgere un particolare ringraziamento alla Fondazione Potenza Futura e al Potenza Calcio per aver organizzato il primo Torneo della Legalità presso lo Stadio Viviani, a cui ho avuto l’onore di partecipare. Questa iniziativa ha trasmesso valori fondamentali come l’integrità, il rispetto e l’impegno civico, che devono permeare Potenza negli anni in cui sarò Sindaco.
Grazie alla Fondazione Potenza Futura e al Potenza Calcio per aver creato un momento di riflessione e di condivisione, che ha coinvolto giovani e adulti, rafforzando il senso di comunità e l’importanza della legalità. Il Torneo della Legalità non è solo un evento sportivo, ma un simbolo di come, attraverso lo sport e l’educazione, possiamo costruire una società più giusta e solidale.
Lo dichiara Vincenzo Telesca