I recenti pasticci comunicativi targati centrodestra, come gli
accendini “brandizzati” dell’assessore regionale alla sanità, sono
la metafora perfetta della pessima gestione di uno dei dossier
più delicati della nostra terra e cioe della salute dei lucani.
E non si tratta di un’opinione “isolata”, ci sono i dati che lo
confermano. Dal recente rapporto Agenas sullo stato di
attuazione delle reti oncologiche e sui relativi processi di
governance ai dati Gimbe sulla mobilità sanitaria – che vede la
Basilicata avere un saldo negativo di circa 83 milioni di euro –
senza considerare le chilometriche liste d’attesa, altra missione
fallita per il centrodestra; e i numerosi disservizi che
costringono intere famiglie a recarsi nelle regioni limitrofe per
esercitare un diritto sacrosanto.
Un vero e proprio disastro, il quale va ad aggiungersi alla lunga
lista di interventi maldestri e sciatti compiuti dal governo
regionale di Vito Bardi, il quale si trova in coalizione con alleati
che fino a poco tempo fa hanno contestato la sua pessima
gestione della sanità lucana:
“Il Presidente Bardi ha polverizzato la sanità lucana, mettendo
in ginocchio i livelli essenziali di assistenza, l’erogazione dei
servizi, oltre ai conti economici che mai avevano registrato un
disastro di queste proporzioni”.
Queste sono le parole di Marcello Pittella, ex Presidente della
Regione in quota centrosinistra e ora candidato consigliere di
Azione con Vito Bardi. Una fotografia perfetta della totale
assenza di discontinuità tra la gestione Bardi e quella Pittella: un
accordo che toglie ogni dubbio.
In dieci anni di consiliatura ho combattuto sia l’uno che l’altro.
In vista di queste Regionali, il popolo lucano ha l’occasione di
mandare a casa entrambi, di bocciare con un unico voto dieci
anni di pessima gestione della sanità lucana e non solo.
E anche gli ultimi sondaggi confermano la possibilità che la
Basilicata possa liberarsi, una volta per tutte, del duo Barditella
(Bardi+Pittella).
Gianni Leggieri, consigliere regionale