Questa settimana il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare e forestale, Francesco Lollobrigida, sarà in Basilicata. Il 3 aprile sarà in mattinata a Matera, nel pomeriggio invece probabilmente sarà nel potentino, in Val d’Agri. A Matera il ministro tra gli impegni programmati parteciperà alla presentazione delle liste elettorali di Fratelli d’Italia, fortemente voluta nel centro della città dei Sassi. Il consigliere del partito Piergiorgio Quarto comunica che entro la fine della prossima settimana è atteso a Matera anche il sottosegretario del medesimo ministero, Patrizio La Pietra: “Sia il ministro Lollobrigida che il sottosegretario La Pietra affronteranno i temi al centro della campagna elettorale per le regionali in Basilicata e parteciperanno alle presentazioni dei candidati delle liste di Fratelli d’Italia – continua Quarto – Il ministro Lollobrigida incontrerà i rappresentanti delle Istituzioni e soprattutto gli agricoltori della provincia di Matera e Potenza per ascoltare personalmente le istanze del territorio per rispondere a dubbi e spiegare le azioni portate avanti dal governo a sostegno del comparto. Alla Commissione Ue è stato chiesto con fermezza un passo indietro rispetto alle politiche ideologiche che fino ad ora hanno gravato sul nostro settore primario quale quello dell’agricoltura”.
Aldo Mattia, responsabile nazionale del Dipartimento Agricoltura di Fratelli d’Italia ha dichiarato inoltre: “Le risorse messe in campo dal Pnrr che hanno visto la dotazione finanziaria destinata al comparto passare da 3,68 a 6,53 miliardi di euro. In particolare, è stato riconosciuto un ulteriore finanziamento di oltre 2 miliardi per i contratti di filiera agroalimentare, pesca e foreste. Ci sono poi gli ulteriori 850 milioni di euro per le aziende agricole e di allevamento, per sostenere l’installazione di pannelli fotovoltaici, sistemi di gestione intelligente dei consumi elettrici ed accumulatori, nonché per incentivare la realizzazione di tetti energetici. A quelli del Pnrr bisogna aggiungere poi i fondi del Piano nazionale complementare – 1,2 miliardi di euro. In totale si tratta di poco meno di 8 miliardi di euro -conclude – Interventi che confermano come il Governo affronti i problemi con misure reali, e non con slogan”.