Tempistiche contenute, risparmi di spazi e di risorse per la Pubblica Amministrazione, risparmi per l’ambiente, dematerializzazione e digitalizzazione delle procedure. Questi i punti di forza della “Centrale Unica di Committenza di Tito”, analizzati durante che si è svolto in mattinata presso la sala convegni “Don Domenico Scavone”. Durante la mattinata, è stata illustrata l’attività svolta dalla CUC e approfondito il nuovo quadro normativo intervenuto a seguito dell’entrata in vigore del Nuovo Codice dei Contratti (36/2023). Un incontro informativo che ha visto la partecipazione degli operatori economici, dei RUP (Responsabili Unici dei Procedimenti), professionisti e amministratori pubblici dei comuni del potentino.

Nella CUC di Tito rientrano i Comuni di Brienza, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania e Sant’Angelo Le Fratte, insieme ovviamente a Tito, e da aprile 2023 anche Acquedotto Lucano. Istituita nel 2016, ad oggi ha espletato 127 gare, di cui 63 per servizi, 61 per lavori e 3 per forniture. Tra tutte, solamente 11 quelle andate deserte e soli 2 ricorsi amministrativi relativi ai procedimenti di gara. In totale, sono state trattate gare per un importo a base d’asta di circa 103 milioni di euro, di cui 35 milioni di euro di lavori e servizi per il Comune di Tito, 43 milioni per Acquedotto Lucano, 9 milioni per Egrib, 5,5 milioni per Brienza, 4 milioni euro per Satriano di L., 2,7 milioni per Sant’Angelo Le Fratte, 2,6 milioni per Sasso di Castalda, 1 milione per Ater Potenza.

Nei procedimenti di gara sono stati coinvolti circa 1000 operatori economici. Punti di forza della CUC di Tito sono la tempistica, la trasparenza dei processi di affidamento, la dematerializzazione e digitalizzazione delle procedure, i risparmi di spazi e risorse per la gestione delle gare per la Pubblica Amministrazione e risparmio per l’ambiente ed economico. In particolare, la tempistica per l’aggiudicazione di una gara con il criterio del massimo ribasso avviene mediamente entro 66 giorni dalla data di pubblicazione, mentre 128 giorni per le gare con l’offerta economicamente più vantaggiosa.

Inoltre, è stato registrato un risparmio sull’ambiente di circa 1.680.000 grammi di CO2 (1680 kg) e un risparmio di circa 64mila euro per le stampe e fogli. All’iniziativa hanno preso parte Roberto Zito della Publisys, il Sindaco di Tito Graziano Scavone, Alfonso Maria Andretta (Amministratore Unico Acquedotto Lucano Spa), Vito Marsico di Acquedotto Lucano, Angela Laurino (Responsabile CUC) e Roberta Rossi, avvocato ed esperto in Appalti Pubblici della Publisys.

“Stiamo erogando servizi comprensoriali avanzati in settori importantissimi per l’economia dei nostri territori. Un lavoro delicato e trasparente coordinato dalla Responsabile della Cuc Angela Laurino e dai partner tecnologici, che ringrazio per l’impegno profuso, che ha caratterizzato le attività del Comune di Tito raggiungendo i massimi livelli di qualificazione previsti dalla normativa nel settore degli appalti”, ha sottolineato il sindaco, Graziano Scavone, che ha aggiunto: “Una mole di attività che incrocia il doveroso rispetto della normativa nell’espletamento delle gare, tanto che a fronte di 127 procedure di gara sono stati presentati soltanto due ricorsi amministrativi, con la necessità di un modello organizzativo efficiente, in grado di soddisfare le richieste di performance tempistiche degli enti e soggetti pubblici aderenti alla Centrale Unica di Committenza, sottraendo a volte anche capacitazione amministrativa alle attività ordinarie dell’ente. Essendo la disciplina degli appalti in costante e continua evoluzione è necessario che gli operatori economici, imprese e professionisti, implementino il loro modello organizzativo al fine di restare al passo coi tempi e misurarsi con il mercato e la concorrenza. Per il futuro della struttura sarà importante dotarsi di un ufficio comune composto da funzionari indicati dai singoli enti aderenti e proseguire il percorso di digitalizzazione delle procedure”.