Fa sorridere leggere di presunte strategie occulte della grande stampa nazionale per danneggiare Angelo Chiorazzo, noto uomo antisistema.
Viene da ridere perché immaginare chissà quali fosche trame dietro una banale verità è veramente surreale: qui non ci sono veline. Ci sono i vertici nazionali di Pd e M5S che hanno detto chiaramente “no” ad Angelo Chiorazzo e lo hanno ribadito anche a giornalisti seri come Maria Teresa Meli e a testate autorevoli come il Sole 24 ore e Il Fatto Quotidiano.
Adesso Chiorazzo sta legittimamente trattando la propria “uscita di scena” con i collaboratori di Conte e Schlein. Altro che candidatura civica esterna ai partiti…
Chiorazzo ha provato a fare una OPA su Pd e M5S ed è stato respinto con perdite. Adesso sta cercando di imporre un candidato presidente a lui gradito. Vedremo come finirà. Ma non c’è nessun complotto: i giornalisti nazionali hanno sentito i vertici nazionali di Pd e M5S che hanno già archiviato il file Chiorazzo da giorni.
Il resto è solo la fantasia dei vinti, che devono giustificare i propri errori. Chiorazzo ha perso il referendum su di sé. Amen.