Maria Anna Fanelli Presidente Ande Potenza / Consigliera Nazionale, nonché Referente degli Stati generali delle donne della Basilicata, congiuntamente alle Socie Tutte, esprime grande soddisfazione per l’avvio del “Centro Uomini autori di violenza” detto CUAV ad opera del Comune di Potenza, in applicazione del progetto Zeus tanto voluto e sostenuto dal Questore dott. Giuseppe Ferrari e dal Prefetto dott. Michele Campanaro, nonché da tante altre Autorità. Inaugurazione del CUAV che si terrà mercoledì 6 novembre. La soddisfazione di Ande e degli SGD nasce dal fatto che questi Centri sono stato sempre sollecitati e richiesti anche dall’ANDE e dagli SGD, proprio ai Comuni ed in particolare al Comune Capoluogo di Regione, anche attraverso l’attuazione di Progetti Ande e SGD sul tema “Violenza sulle donne e sui minori”, condotti negli anni passati ed anche tra l’ottobre 2023 e il febbraio 2024 grazie a numerose attività,caratterizzate dalla presentazione di “Azioni di/e per il recupero degli uomini maltrattanti”. Azioni presentate da Ande e SGD, ricorda Fanelli, a cura di esperti a vari livelli sul tema del recupero degli uomini maltrattranti, che costituisce “il vero nodo da risolvere” per cercare di dare una svolta al delicato problema della violenza anche domestica, oltre che allo stolking e alla violenza nell’ambito lavorativo ecc…. e a tutto quanto ha offeso e avvilito tante donne lucane vittime di violenza.
L’auspicio che Maria Anna Fanelli esprime, in occasione dell’apertura del Centro Uomini Autori di Violenza a Potenza, è quello che possa essere un “Centro” pronto a lavorare in rete con un considerevole numero di Operatrici ed Operatori del settore, nonché con le Associazioni e Realtà cittadine, operanti da sempre a sostegno delle donne vittime di violenza. In tal senso Ande e SGD rivolgono un sentito augurio al Comune di Potenza, al Sindaco Mario Guarente, al Dirigente Giuseppe Romaniello e alle Realtà che collaboreranno ampiamente tra cui la Filef, il CTM Basilicata, le Forze dell’Ordine e quanti altri vorrano portare il loro contributo.