Lo abbiamo detto prima di tutti e in tempi non sospetti: il bis di Bardi era nelle cose, la politica ha le sue regole e a Potenza qualcuno ha provato a fare millantato credito, ma a Roma ci sono i veri professionisti del mestiere. Adesso è ufficiale: Vito Bardi è il candidato presidente del centrodestra alla guida della Regione Basilicata.

Alla fine è stato premiato il suo profilo basso, i suoi toni sempre pacati, mai una polemica, un lavoro oscuro al servizio del centrodestra e soprattuto l’unico capace davvero di allargare la coalizione alle forze centriste, dato il suo profilo moderato e istituzionale che alla fine ha prevalso.

Vito Bardi è stato il primo presidente di regione del centrodestra. È giusto che siano i lucani a giudicarlo. È stato il presidente del gas gratis a tutti i lucani, una misura che ha fatto parlare mezza Europa e ha fatto impazzire la sinistra lucana, che in 20 anni di gestione delle risorse petrolifere non aveva dato nulla ai lucani.

I sondaggi erano tutti positivi per lui. Nessuno sfidante nel centrodestra e nel centrosinistra era più conosciuto e più popolare di lui. Alla fine a Roma hanno evitato di ripetere gli sbagli sardi. Le sconfitte servono a crescere.

Il centrosinistra deciderà dopo il voto abruzzese, come ha confermato oggi Giuseppe Conte. Intanto Bardi c’è, gli altri no.