Tempi strani per la Sinistra, non solo lucana. Passata dalla lotta di classe ai diritti civili, dalle fabbriche alle ZTL, la Sinistra italiana da tempo rappresenta i grandi interessi economici italiani, che non a caso ricambiano con affetto, vedasi tutta la polemica di Carlo Calenda – non certo un uomo di destra – contro i collegamenti tra Stellantis, Repubblica, Pd e CGIL.

E non a caso in Basilicata, dopo aver sostenuto il re delle coop, Angelo Chiorazzo, molto vicino agli ambienti clericali, che ha appalti milionari da anni con la Regione Basilicata, come ha scritto il Fatto Quotidiano, riportando la risposta all’interrogazione del capogruppo di FDI in consiglio regionale, Tommaso Coviello, il Pd adesso punterebbe su Margherita Perretti, volto importante della Confindustria lucana e titolare di una società che si occupa di prodotti petroliferi.

Una stimata imprenditrice, un volto noto per la Sinistra lucana e soprattutto potentina, ma anche un profilo difficile da accettare per il M5S, che contro le estrazioni petrolifere ha fatto la sua ragione sociale, interpretando un risentimento e una rabbia popolare, a volte cavalcato con massicce dosi di populismo a cinque stelle. Ma ci sta.

Quindi, Il Pd prima propone agli alleati un uomo in palese conflitto di interessi e poi una “petroliera”. Speranza conta sul sostegno di Conte, entrambi sotto il fuoco nemico della futura commissione parlamentare Covid, ma i grillini lucani sono pronti a dire un altro “no”.

E intanto le elezioni regionali si avvicinano.

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