Un secolo di errori, di omissioni, di occasioni mancate e fiumi di denaro sprecati: a leggere i comunicati stampa dei sindacati, con la lodevole eccezione della CISL, sembra che sia “colpa di Salvini”.
Va bene la campagna elettorale, va bene che certi sindacati hanno “deciso di essere cinghia di distribuzione a corrente alternata di una corrente politica”, come ha denunciato la CISL, ma qui siamo a un livello di malafede talmente elevato che si sortisce l’effetto contrario. Fatevi consigliare da qualche esperto di comunicazione, cari esperti del lamento.
La solita lagna lucana poi – a ogni venuta di un politico nazione si ripete sempre lo stesso film – serve solo a sottolineare la sterilità di una classe poco dirigente e ancor meno diligente, che in questi anni ha perso ogni opportunità: dalla Napoli-Bari che ha escluso la Basilicata, fino al PNRR, che prevede per la Battipaglia-Taranto una mera velocizzazione di 30 minuti. Nulla.
Chi sono i responsabili di questa disfatta sono noti ai più, anche a chi oggi fa rivendicazioni senza alcuna credibilità e appoggia la coalizione del fu “partito regione”…
La Basilicata rischia di perdere il treno dell’alta velocità e con essa della modernità: questa dovrebbe essere la richiesta unica della nostra regione, unendo tutti i soggetti politici e sociali. Chiedere al Ministro solo la strada della propria città è il miglior modo per ottenere quello che la Basilicata ha sempre ricevuto: nulla.