“La decisione del Comune di Matera di rispolverare il progetto volto a realizzare un impianto per la produzione di biogas nel sito che ospita la ex discarica de La Martella corre il rischio di far passare i residenti del borgo La Martella dalla padella alla brace, alla luce dei tanti disagi che gli stessi hanno subito nel corso degli anni e dei nuovi pregiudizi alla qualità di vita che il nuovo impianto potrebbe comportare”.
A dichiararlo, in una nota è il consigliere regionale di Basilicata Oltre Giovanni Vizziello.
“Dopo la chiusura della discarica, soprattutto per effetto dell’apertura di una procedura di infrazione da parte dell’Europa ed il vasto incendio che interessò l’area nell’agosto del 2021, con il rilascio di sostanze tossiche e cancerogene” -ricorda Vizziello-“ oggi l’amministrazione comunale torna alla carica, evidenziando le opportunità economiche derivanti dalla realizzazione di detto impianto ed omettendo però gli elementi costitutivi del progetto, i soli in grado di permettere una valutazione oggettiva dell’impianto sotto il profilo dell’impatto ambientale”.
“E’ proprio la vaghezza delle caratteristiche dell’impianto che si intende realizzare e soprattutto i volumi dei rifiuti che lo stesso sarebbe chiamato a smaltire” -continua Vizziello-“ che non consente ai residenti de La Martella di non dormire sonni tranquilli, sulla base del presupposto che nessun eventuale beneficio di carattere economico può compensare i danni arrecati a beni primari come l’ambiente e la salute umana”.
“Fanno dunque bene i residenti del borgo La Martella a protestare”-conclude Vizziello-“ e a censurare i comportamenti delle amministrazioni non improntati al criterio della trasparenza, non accettando passivamente decisioni che anche solo potenzialmente potrebbero compromettere la salute e l’ambiente pubblico”.