Il popolo di Montalbano Jonico, chiamato a raccolta dal sindaco, Piero Marrese, è sceso in piazza in modo corposo per opporsi alla delibera della Giunta regionale che ha deciso lo smembramento dell’Iis Pitagora nell’ambito del piano di dimensionamento scolastico. Il primo cittadino nel corso di un comizio ha spiegato puntigliosamente quanto accaduto ed ha lanciato una petizione, attiva da qualche giorno, per chiedere all’esecutivo regionale di revocare la delibera: sono centinaia le firme già raccolte da una comunità scossa dalla decisione della Regione e coesa intorno all’Amministrazione comunale e all’istituzione scolastica.
“E’ stato un momento importante, con il popolo sceso in piazza per dire NO alla delibera di Giunta regionale che ha dato corso a un’ingiustizia enorme con la quale si penalizza il territorio di Montalbano Jonico, unico caso in tutta la nostra regione. Il tutto, dopo che la stessa Regione Basilicata aveva già aderito alle richieste formulate dalle organizzazioni sindacali che avevano chiesto di evitare lo smembramento delle scuole. A conferma di questo – ha rimarcato Marrese – gli uffici dell’assessorato retto da Michele Casino avevano già caricato sulla piattaforma regionale una delibera che non prevedeva alcuno smembramento, ma, sottobanco e in sordina, dopo un accordo finalizzato a penalizzare volutamente la nostra città, probabilmente per punire il sindaco considerato non in linea con l’attuale Giunta di destra, si è approvata la proposta di un consigliere regionale mettendo in atto lo smembramento del Pitagora. Una scuola, va ricordato, che ha 70 anni di vita e che ora rischia l’affossamento di progetti ambiziosi di questo istituto che negli ultimi anni era stato interessato anche da importanti investimenti che ora lo smembramento potrebbe mettere a rischio”.
Infine Marrese ha preannunciato che “martedì 16 gennaio, in occasione del Consiglio regionale, Montalbano Jonico sarà massicciamente presente a Potenza per manifestare civilmente, ma fermamente, contro questa assurda decisione della Giunta di destra presieduta da Vito Bardi”.