“Il piano di dimensionamento scolastico si sta consumando sulla pelle degli studenti e di tutto il personale scolastico inseguendo una logica miope di verticalizzazione degli istituti con il solo scopo di ridurre le spese senza tenere conto delle esigenze formative degli alunni in riferimento ai territori. Lo smembramento degli istituti non dà nessuna risposta concreta alle esigenze della scuola legate all’ammodernamento degli istituti stessi e alla possibilità di poter investire, soprattutto nei territori ortograficamente più complessi, in attività didattico-educative qualificanti per gli studenti di ogni ordine e grado. In un momento così complesso, in cui tutte le politiche sembrano essere indirizzate a porre un freno allo svuotamento dei territori, svuotare la scuola del suo ruolo di agenzia educativa e di presidio del territorio è un controsenso. Le riforme che hanno accompagnato il sistema scolastico negli ultimi anni fanno sì che questa venga considerata un’agenzia di costo e non di investimento, questo è un problema che va affrontato a livello centrale, fondamentali sono gli atti di indirizzo provenienti dalle regioni che devono avere la forza di contrapporsi in maniera funzionale e non strumentale alle indicazioni del governo centrale che, nei fatti, poco o nulla conosce le realtà territoriali italiane. La Basilicata sta pagando un prezzo altissimo ed è nostro dovere difendere i nostri alunni, le nostre scuole, i nostri professionisti”.
Lo dichiara Teresa Russo, componente della direzione provinciale di Azione Matera.