L’approvazione del piano di dimensionamento scolastico da parte della Regione Basilicata ha sortito la reazione del segretario regionale del Partito Democratico, Giovanni Lettieri, il quale ha sottolineato come “dalle decisioni della Giunta di destra emerga in modo limpido la volontà non solo di penalizzare talune comunità in favore di altre, ma, soprattutto, di colpire taluni sindaci che, evidentemente, non rientrano nelle grazie di Bardi e soci e vengono considerati pericolosi avversari nella imminente competizione elettorale”.
Per Lettieri “il piano andava concordato con tutti gli attori interessati: alla Regione è stato chiesto più volte di opporsi al piano di dimensionamento, senza ricevere risposta alcuna. Inoltre, la Giunta di destra avrebbe dovuto dare voce anche al Consiglio regionale, per concedere a tutti la possibilità di esprimersi e mettere al centro del dibattito l’interesse delle scuole e dei cittadini. Invece, il piano approvato non risulta essere in linea né con la legge nazionale approvata dal Governo nazionale di destra, né con i parametri adottati dalla stessa Giunta regionale prima che i meri interessi elettorali prendessero il sopravvento e portassero a decisioni scriteriate o, peggio, punitive. Purtroppo – ha aggiunto il sindaco di Picerno – ancora una volta la destra ha anteposto gli interessi di partito e di bottega a quelli dei lucani, riuscendo a mettere contro le comunità e andando a disgregare istituti che avevano i numeri per continuare a somministrare il diritto allo studio.
Tagliare 24 istituti scolastici, circa il 23% di quelli lucani, vuol dire non tenere conto delle caratteristiche della nostra regione che è quella che in Italia subisce le conseguenze più nefaste dal dimensionamento.
Quando la politica abdica al rispetto dei diritti della collettività e si piega e mere strategie elettorali e territoriali deve poi avere il coraggio di trarne le necessarie conclusioni. Dopo lo scempio di questi 5 anni, mi auguro che i cittadini-elettori facciano la differenza punendo chi ha prodotto un vero e proprio disastro e non ha difeso come avrebbe dovuto la scuola lucana e il futuro dei nostri giovani, accelerando il declino della Basilicata”.