La decisione della Giunta regionale di Basilicata, che ha accolto la proposta di un consigliere regionale volta alla disgregazione dell’Iis Pitagora di Montalbano Jonico, ha determinato la ferma reazione del sindaco, Piero Marrese.
“Quanto deciso dalla maggioranza di centrodestra in Regione – ha dichiarato Marrese – è fortemente penalizzante per le comunità di Montalbano Jonico, Nova Siri e Scanzano Jonico e rappresenta un unicum nell’ambito del dimensionamento scolastico. Disgregare l’Iis Pitagora significa cancellare la storia di questo istituto e svuotare il diritto allo studio degli alunni di tre comunità. Tale scelta è apertamente contraria sia alla legge nazionale che alle linee guida della Regione, che non prevedono lo smembramento degli istituti ma l’accorpamento di quelli con un numero di alunni inferiori. L’Iis Pitagora, questo è noto a tutti, ha numeri sufficienti per conservare il suo attuale assetto, vale a dire la dirigenza a Montalbano Jonico e tutti gli indirizzi che nel corso degli anni sono stati implementati per garantire un’offerta formativa di ampio respiro. Offerta che ora, con questa cervellotica decisione, verrà irrimediabilmente compromessa.
La Regione Basilicata, con il presidente Bardi in testa, si è macchiata di un errore imperdonabile: la decisione, priva del parere dell’Ufficio Scolastico Regionale e contraria anche alla volontà manifestata all’unanimità dal Consiglio provinciale di Matera, è figlia di una precisa volontà politica della maggioranza di centrodestra, di gran lunga la peggiore amministrazione di tutta la storia della Basilicata, che è riuscita a distruggere completamente quel poco che restava delle nostre scuole e a sacrificare il diritto allo studio sull’altare del più bieco consenso elettorale. E’ una vergogna”.
Marrese ha rivolto parole pesanti come pietre anche agli esponenti del centrodestra montalbanese: “Invece di sostenere l’amministrazione comunale e, soprattutto, di difendere la scuola della propria comunità, accecati dall’odio personale nei miei confronti hanno tramato con il centrodestra regionale per affossare la loro città. Dovrebbero vergognarsi ancora di più di Bardi e soci”.
Infine Marrese ha preannunciato: “Ci opporremo in tutte le sedi opportune a questa decisione e siamo pronti a tutte le azioni, oltre che legali, anche di altra natura ma sempre pacifiche e civili. Alla maggioranza di centrodestra in Regione dico che ha vinto una battaglia contro un avversario senza armi, visto che la Regione aveva tutti i mezzi dalla sua parte, ma vedremo che alla fine vincerà la guerra.
Al presidente Bardi, infine, voglio dire che ha agito in maniera esattamente opposta a quanto farebbe il buon padre di famiglia da lui evocato”.