La Regione Basilicata, attraverso l’ordinanza presidenziale 9/2023, in osservanza e in applicazione dell’ordinanza commissariale 5/2023, sta continuando il percorso di elaborazione e applicazione di nuove misure utili al monitoraggio e al contenimento in Basilicata della diffusione della Peste suina africana, anche conosciuta come Psa.
Tra le misure urgenti poste in essere dal Dipartimento Salute, attraverso determinazione dirigenziale, vi sono quelle finalizzate ad organizzare la raccolta e distruzione delle carcasse dei cinghiali rinvenute nello svolgimento della sorveglianza passiva (Zona II e I), delle carcasse appartenenti a cinghiali abbattuti nelle Zone di restrizione II e I conferite dai cacciatori, selecontrollori, bioregolatori se non sottoposte a trattamento termico nonché dei visceri dei cinghiali utilizzati per autoconsumo, limitatamente alla Zona I. Pertanto, nei 29 comuni lucani individuati (Reg. UE 2023/1799), le spese relative alle procedure di distruzione delle carcasse saranno completamente sostenute dalla Regione Basilicata che, a tal fine, ha previsto un apposito trasferimento di risorse pari a 250.000 euro all’Azienda Sanitaria di Potenza.
Per intervenire in modo incisivo ed ampliare la platea dei soggetti che possono partecipare alle azioni di monitoraggio della Psa in Basilicata, è in previsione un contributo economico per la ricerca sul territorio delle carcasse di cinghiali.
“Attraverso l’ordinanza presidenziale – ha dichiarato il vicepresidente e l’assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli – si interviene per riportare il numero dei selvatici entro i limiti di sostenibilità indicati dal piano di depopolamento redatto dal Commissario straordinario per la Psa, agendo direttamente sulle cause della veicolazione del contagio. L’attività di monitoraggio delle carcasse dei cinghiali investiti in Basilicata non ha al momento rilevato casi di positività alla Peste suina africana. Il lavoro multidisciplinare messo in campo tramite gli strumenti di governance che abbiamo recepito ed istituito- ha continuato l’assessore- ha l’obiettivo di eradicare il virus della Psa e di impattare il meno possibile le misure attuate sulle attività commerciali, legate al turismo, allo sviluppo rurale e su tutta la filiera produttiva del settore.
Nell’ambito della strategia regionale di contrasto alla Psa, occorre continuare a lavorare in completa sinergia e dare indicazioni di intervento omogenee su tutto il territorio lucano per procedere in sicurezza e con la massima efficacia. In quest’ottica, con la dgr n. 667/2023, abbiamo costituito i Gruppi Operativi Territoriali Provinciali che hanno il compito coordinare sul territorio gli interventi finalizzati al depopolamento, alla formazione degli operatori, all’arruolamento del personale, alla biosicurezza degli allevamenti, alla gestione degli impatti creati dalla specie ed alla creazione di strutture per la filiera delle carni”.