Al via l’8 ottobre la stagione 2023/2024 de Il teatro che cresce, la rassegna di teatro contemporaneo organizzata da IAC Centro Arti Integrate con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Basilicata, del Comune di Matera.

Otto spettacoli in programma, compagnie provenienti da tutta Italia che spaziano per temi e linguaggi.

Un viaggio lungo tre mesi che ci accompagnerà a fine anno con la profonda speranza che il teatro continui a crescere in città e la profonda convinzione che faccia crescere chi lo vive.

Inclusione, cyberbullismo, amore e autodeterminazione femminile, cultura open source e letteratura sono alcuni dei temi che definiscono la variegata offerta della rassegna, sempre attenta a promuovere la simbiosi tra scena e scrittura, intercettando e valorizzando le tante realtà teatrali periferiche, innovative e originali, che trovano sempre meno luoghi di accoglienza tra i grandi circuiti istituzionali.

La selezione di spettacoli è stata pensata per abbracciare diversi pubblici e creare la possibilità che questi pubblici a teatro si incontrino, si confrontino e si contaminino.

Apre la rassegna domenica 8 ottobre WEBulli di e con Serena Facchini ed Ermanno Nardi, produzione Elea Teatro/Industria Scenica, compagnia teatrale milanese. Lo spettacolo, semifinalista In-Box Verde 2017

e vincitore del Bando Teatro delle Differenze 2018, affronta i temi del sexting e del cyberbullismo.

Per sensibilizzare alle tematiche e preparare al primo appuntamento, il giorno precedente, 7 ottobre alle ore 19.30, la compagnia propone WEBulli_Lab, un incontro dedicato a genitori, educatori e insegnanti, i quali, tra scketch teatrali e giochi di attivazione, saranno guidati alla riflessione sui comportamenti online degli adolescenti.

Domenica 22 ottobre è la volta di BANANA, di Leonardo Tomasi di L’Effimero Meraviglioso, autore vincitore dell’ultima edizione del premio Scenario, un progetto multidisciplinare sulle tematiche della cultura open source e sul processo evolutivo delle idee. Passando attraverso storie di scimmie famose, memetica e Wikipedia, un impacciato presentatore tiene un’ironica conferenza sulla tematica dell’evoluzione e della libera circolazione delle idee.

 

Novembre si inaugura con Tonno e carciofini – Una storia wrestling del trio Impegnoso/Sesti/Röhl.  Menzione speciale Premio Scenario 2021, lo spettacolo, in programma il 3 novembre,  racconta di una storia di amicizia tra due inetti superficiali alla ricerca del successo, che finiranno per trovare nel wrestling il vero senso dell’arte e della vita. La loro stessa amicizia sarà messa a dura prova dall’addestramento che dovranno affrontare per diventare dei veri guerrieri.

 

Novembre prosegue con due appuntamenti di teatro-danza. Sabato 11 novembre è in programma Quello che resta di e con Angela Calia e Corpi Narranti. Basandosi su un’intensa ricerca sul tema della dipendenza d’amore e dell’autodeterminazione del femminile, lo spettacolo si ispira alla figura mitologica di Calypso e alla storia d’amore con Ulisse ed esplora i diversi stadi del rapporto d’amore, fino alla perdita e alla rinascita di un femminile nuovo. Secondo appuntamento di teatro-danza il 25 novembre: DOWN di Collettivo Clochart. In scena la paura di una madre di mettere al mondo una figlia con la sindrome di down, il coraggio di una figlia di affrontare le paure a cui la vita la sottopone e un amore, fatto di pazienza e di ascolto, dove la bellezza giace nelle carezze e nei silenzi.

 

Venerdì 1 dicembre e sabato 2 dicembre  la compagnia Ultimi Fuochi Teatro porta in scena  L’oscuro rovescio delle cose, uno studio sull’opera di Tommaso Landolfi, uno dei massimi autori del Novecento italiano. La drammaturgia procede per frammenti conducendo lo spettatore da un punto all’altro dell’universo landolfiano come se fosse trascinato da violente raffiche di vento.

 

La rassegna prosegue con Memori, vincitore del Bando Cura, Indòmati Fest e Radici Festival 2022: scritto, diretto e interpretato dal materano Nicola Lorusso e Giulio Macrì. Protagoniste due anime che vagano alla ricerca della propria identità nel passato, un viaggio che schiude universi onirici e nostalgici. In programmazione venerdì 8 dicembre e sabato 9 dicembre.

 

Chiudono gli appuntamenti invernali della rassegna due repliche (22 e 23 dicembre)  de L’imperdonabile metà del Duo Carnem Levare, uno spettacolo di canzoni e letture della cantautrice Anna Onorati accompagnata dagli arrangiamenti alla chitarra di Nicola Vitucci, che ripercorrono di incontri, storie ascoltate, storie personali, quelle imperdonabili metà che si custodiscono e che aspettano di essere raccontate.

 

Gli spettacoli si terranno nella sede di IAC Centro Arti Integrate, in Via Casalnuovo 154, alle ore 20:00, apertura botteghino 19.30. Da quest’anno è possibile acquistare l’abbonamento agli otto spettacoli in programmazione, ferma restando la possibilità dell’acquisto dei biglietti per i singoli spettacoli.

La rassegna proseguirà con altri appuntamenti, che saranno annunciati all’inizio del nuovo anno.

Il programma completo de Il teatro che cresce 2023/2024 è consultabile su www.centroiac.com e sui canali social Facebook e Instagram | Per ulteriori info e prenotazioni: +39 327 4095384

IAC Centro Arti Integrate è una compagnia di promozione e di produzione teatrale, nata nel 2010 su iniziativa dei co-direttori Nadia Casamassima e Andrea Santantonio. Dal 2021 è riconosciuta dal Ministero della Cultura come “Impresa di produzione di teatro di innovazione nell’ambito della sperimentazione e del teatro per l’infanzia e la gioventù”.