Bisogna fare un plauso al nuovo corso della CGIL lucana, dopo gli svarioni comunicativi della vecchia “gestione”, bocciata anche dalla magistratura.
Se a livello nazionale la CGIL e il suo segretario Landini sono “sdraiati” su Stellantis, con l’accusa di Carlo Calenda rivolta al segretario nazionale della CGIL di non difendere i lavoratori per non disturbare gli Elkann, proprietari del giornale di riferimento della sinistra, ossia “La Repubblica”, per provare a fare carriera politica – come i suoi predecessori, a onore del vero – in Basilicata la CGIL e la FIOM non risparmiano colpi contro Stellantis, anche disertando l’incontro odierno che pare avere contenuti positivi per lo stabilimento lucano. Quanti iscritti abbia ormai la FIOM a Melfi non lo si ricorda, di sicuro mantiene una certa coerenza. Un po’ naive, forse vintage, ma sempre meglio del personal branding di Landini e della bulimia comunicativa.