“Nonostante sia trascorso un anno da quando, nel settembre 2022, avevamo chiesto una convocazione straordinaria del Consiglio regionale dedicata alle liste d’attesa e ai problemi delle strutture private accreditate e a fronte di un nuova seduta consiliare, sullo stesso tema, tenutasi ieri, registriamo che, ancora una volta, il risultato è zero euri in favore delle strutture sanitarie private, per dirla con le parole di mister Mourinho e tempi sempre più lunghi per quanti necessitano di una visita medica o di un esame di laboratorio. Evidentemente, per la Giunta Bardi, i lucani bisognosi di cure e che non possono permettersi di pagare 150 o 200 euro una prestazione sanitaria devono arrangiarsi”.
E’ quanto sostengono, in una nota, i consiglieri regionali di Basilicata Oltre Giovanni Vizziello e Massimo Zullino, che così commentano il risultato dell’ultima seduta straordinaria del Consiglio regionale della Basilicata.
“E’ evidente che la tutela della salute dei lucani non è una priorità di questa Giunta regionale” -spiega Vizziello-“ perché non soddisfare le esigenze delle strutture sanitarie private significa non risolvere il problema delle liste d’attesa, dal momento che nella nostra regione è difficilmente praticabile il modello delle prestazioni aggiuntive, vale adire tenere i laboratori pubblici aperti anche di sera o nei giorni festivi per erogare prestazioni sanitarie e occorre far leva sul privato accreditato per erogare, mediante il pagamento del ticket, servizi sanitari in favore di quanti non possono sostenere i costi privati di una visita oculistica o di una mammografia”.
“La circostanza che la spesa sanitaria privata viaggi in Italia verso la cifra di 40 miliardi l’anno e quella per cui i lucani meno abbienti e bisognosi di cure sono posti di fronte all’alternativa tra indebitarsi o rinunciare alle cure” -aggiunge Zullino-“ avrebbe dovuto spingere Bardi ad affrontare di petto il problema delle liste di attesa, mettendo a valore le tante risorse di derivazione statale destinate ad abbreviare i tempi di attesa e a tutt’oggi non ancora utilizzate dalla Basilicata”.
“E’ francamente inaccettabile” -concludono i due esponenti di Basilicata Oltre-“ registrare l’inerzia della Giunta regionale, invischiata in ritardi, lungaggini, giri di parole e questioni di pseudo diritto a fronte del grido d’allarme che si leva dai cittadini che non riescono a curarsi e a quello delle aziende sanitarie private che vedono mortificati gli sforzi effettuati, laddove la consapevolezza che le liste d’attesa sono una piaga del nostro sistema sanitario dovrebbe indurci ad utilizzare ogni arma per combatterle, prima tra tutte una proficua collaborazione tra strutture sanitarie pubbliche e private.”