Proseguono gli incontri preparatori legati a It-Alert, il nuovo sistema di allarme pubblico che verrà sperimentato in Basilicata alle ore 12.00 del prossimo 19 settembre.
Il Prefetto Sante Copponi, supportato dal dirigente regionale della Protezione civile Giovanni Di Bello, ha riunito intorno al tavolo i rappresentanti provinciali delle forze dell’ordine e dell’Anci, rivolgendo le proprie comunicazioni anche agli amministratori locali collegati per seguire l’incontro che si è svolto nella sede dei Vigili del fuoco di Matera.
Il Prefetto ha esordito parlando dell’avvio di nuova stagione sul fronte delle emergenze, evidenziando la necessità di gestirle in maniera coordinata tra tutti i soggetti in campo per garantire una maggiore sicurezza ai cittadini e la tutela del territorio.
“La Prefettura – ha detto Sante Copponi – si sta adoperando per completare i piani di emergenza per il maremoto e gli aggiornamenti dei piani di emergenza esterni per le due aziende a rischio di incidente rilevante che abbiamo sul territorio, oltre al piano legato agli impianti di stoccaggio. Queste attività, entro il mese di febbraio, quando il sistema IT-Alert diventerà operativo, saranno completate. Inoltre, nei prossimi giorni, firmerò il documento che prevede il rafforzamento del sistema di protezione civile relativo alla diga di Gannano”.
L’ingegner Giovanni Di Bello, mettendo a disposizione dei presenti i prodotti di comunicazione realizzati in vista della sperimentazione in Basilicata del nuovo sistema di allarme pubblico, compreso un manifesto che attraverso il QR code rimanda a una sezione del sito della Protezione civile regionale, ha ricordato che “i cittadini, in questa fase di test, non hanno nulla da temere e potranno fare la propria parte compilando il questionario a cui rimanderà il messaggio che riceveranno alle ore 12.00 del 19 settembre. IT-Alert – ha aggiunto Di Bello – si affiancherà ai sistemi di allarme già esistenti, anche a livello locale, e i rischi per i quali verrà impiegato sono un eventuale maremoto generato da un sisma, il collasso di una grande diga, eventi vulcanici e maremoti da essi generati, incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica e incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti alla direttiva Seveso. IT-Alert – ha concluso – non comporta nessuna violazione della privacy, in quanto nessun dato personale verrà trattato dal Dipartimento nazionale della Protezione civile”.