È quanto accadrà venerdì 14 luglio, con inizio dalle ore 17, presso la sala del Consiglio Comunale di Policoro, ad iniziativa delle associazioni Autonomia Forense, ANSB, CNA-Matera, Centro Carlo Levi e Presenza Etica, con il patrocino del Comune di Policoro e dell’Ordine Avvocati Matera. Quest’ultimo, tenuto conto dei temi che saranno affrontati, ha riconosciuto l’iniziativa quale evento formativo nell’ambito della formazione continua forense. Infatti, sarà esaminata la riforma della giustizia proposta da Nordio, la situazione degli Uffici Giudiziari del Distretto della Corte di Appello di Potenza con approfondimenti di deontologia forense.

Si tratta di esempio importante e significativo che dovrebbe divenire prassi. Infatti, la società civile, quale momento intermedio tra l’individuo e lo Stato (concezione hegeliana), destinataria di riforme legislative anche in materia di giustizia, per la prima volta, come detto, discuterà con avvocati, magistrati ed accademici, di una riforma destinata ad incidere sul funzionamento della Pubblica Amministrazione in Italia che ricomprende, tra l’altro, la tutela della salute e dell’ambiente della biodiversità e degli ecosistemi, la gestione della scuola.

La Riforma Nordio prevede importanti novità in materia di modifiche del codice penale, quali: l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, modifica del reato di traffico d’influenze illecite; oltre a prevedere nuove norme in materia di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni, di interrogatorio preventivo in caso di applicazione dei misura cautelare, di collegialità del giudice per misura cautelare della custodia in carcere, di informazione di garanzia, di inappellabilità delle sentenze di proscioglimento da parte del p.m.. Questioni sulle quali è in atto un vivace dibattito sulla bontà o meno di una simile riforma e sui suoi riflessi in materia di pace sociale.

L’evento si occuperà, altresì, delle criticità degli Uffici Giudiziari del Distretto della Corte di Appello di Potenza con riferimento, in particolare, ai motivi della irragionevole durata dei processi, oltre ad aspetti attinenti alla deontologia forense.
La motivazione addotta dal Ministro Nordio per l’abrogazione del reato dell’abuso d’ufficio tesa ad eliminare la “paura della firma” dei pubblici dipendenti, aspramente criticata da una parte della politica, da magistrati, associazioni e sindacati, sarà oggetto di attenta disamina da parte dei relatori. Si tratta di fenomeno, quello della “timore della firma”, presente nel sistema italiano degli Uffici Pubblici che si manifesta attraverso condotte omissive per sfuggire alle responsabilità previste dall’art.28 Cost., con conseguenti seri, a volte irreparabili, gravi pregiudizi per i cittadini. Tra gli interessati al fenomeno vi sono i Sindaci e i dirigenti, anche non apicali, sia di enti territoriali che ministeriali.

Ad occuparsi delle anzidette tematiche, di grande attualità, saranno il Dott.Alberto Iannuzzi, Presidente Vicario della Corte di Appello di Potenza; il Prof.Vito Mormando, Ordinario di Diritto Penale dell’Università di Bari – Vicepresidente Consiglio Presidenza Corte dei Conti; l’Avv.Ferdinando Izzo, Presidente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Matera e l’Avv.Vincenzo Montagna Presidente dell’Associazione  Autonomia Forense; i lavori saranno coordinati dall’Avv.Leonardo Pinto Segretario Sindacato Avvocati di Matera e Presidente Onorario dell’ANSB (Associazione Nuova Sanità e Benessere).