Si è riunito questa mattina a San Nicola di Melfi il consiglio generale della Fim Cisl Basilicata per un esame delle principali questioni che interessano il settore metalmeccanico lucano. Ha aperto i lavori il segretario generale Gerardo Evangelista che ha illustrato, tra le altre cose, le ragioni della mobilitazione unitaria dei sindacati metalmeccanici confederali sia a livello nazionale che regionale. In programma varie iniziative che saranno condivise unitariamente e che culmineranno con uno sciopero di 4 ore nel mese di luglio. La riunione del parlamentino della Fim Cisl lucana è stata anche l’occasione per illustrare i contenuti della campagna lanciata a livello nazionale dalla Cisl per la proposta di legge di iniziativa popolare che punta ad incrementare la partecipazione dei lavoratori alla governance delle imprese. A presentare la proposta è stato il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo.

 

Sotto la lente del consiglio generale della Fim anche «la persistente crisi che sta colpendo la Basilicata, in particolare la zona Industriale di Melfi e le diverse realtà produttive del territorio regionale. La Fim Basilicata – si legge nel documento finale – ribadisce la necessità di guardare alla rinascita dell’intero territorio attraverso un programma regionale con un chiaro progetto a favore delle infrastrutture e degli investimenti mirati. Si intende costruire un patto sociale dal basso per promuovere uno sviluppo industriale e sociale reale che possa davvero rilanciare la regione, portando innovazione e sviluppo alle diverse aree industriali della Basilicata. La Fim Cisl Basilicata conferma l’obiettivo di aumentare le iniziative nei seguenti settori: politica industriale, tutela del lavoro, salari, partecipazione, formazione continua, sicurezza sul posto di lavoro e altro ancora. Oggi più che mai non possiamo trascurare i problemi dei lavoratori, né perdere il senso del bene comune. Dobbiamo lottare tutti insieme, mettendo in campo strumenti e risorse per preservare il lavoro. Solo operando congiuntamente per il bene di tutti possiamo garantire un futuro sia a coloro che già hanno un impiego, sia a coloro che sono in cerca di lavoro. La povertà e lo spopolamento possono essere contrastati, ma molto dipenderà dall’impegno di ciascuno di noi».