«Siamo davvero soddisfatti dell’esito del ricorso presentato da AGTA. Già quando siamo stati auditi in III^ Commissione (Attività Oroduttive, Ambiente, Territorio) del Consiglio Regionale della Basilicata, avevamo segnalato le evidenti fallacee procedurali. Si faceva, infatti, riferimento a una legislazione obsoleta perché teneva conto solo della legge regionale del ‘98, quando invece la legislazione è stata ampiamente superata con la modifica della legge, in data 2013, da parte dello Stato Italiano, che ha così abbattuto tutti i limiti territoriali». È quanto dichiara il presidente di ConfGuide (aderente a Confcommercio) Matera, Nicola Taddonio dopo il successo del ricorso al TAR contro il bando per guide turistiche della Regione Basilicata.
«Inoltre aggiungo che, dopo il 2013, ci sono stati ulteriori azioni di organi giurisprudenziali che sono intervenuti in questa direzione, pertanto, non c’era nessuna speranza che questo bando potesse andare avanti. Come ribadito in più occasioni, era una scelta inspiegabile, quella della Giunta Bardi, ovvero di dare valore al conseguimento di un titolo professionale che sarebbe stato valido esclusivamente nel territorio lucano. Noi abbiamo provato a dialogare in questi mesi, ma non siamo stati ascoltati. Inoltre tengo a ribadire che non c’è mai stato un problema di concorrenza, che invece è sempre ben accetta (se leale e corretta), ma la questione nasceva anche dal fatto che nel bando non era previsto come limite di accesso il vincolo della Laurea (aspetto previsto dal Ministero)», aggiunge ancora Taddonio.
«Adesso ci auguriamo che coloro che hanno partecipato al bando possano essere rimborsati dalla Regione. Speriamo anche che si acceleri sulla riforma della professione così da avere in futuro dei bandi chiari che stabiliscano delle regole comuni in tutta la penisola italiana, dal momento che il patentino è valido in tutto il Paese», conclude il presidente di ConfGuide (aderente a Confcommercio) Matera, Nicola Taddonio.