Stellantis, Pessolano (Azione): Bardi e Casino si facciano promotori di un incontro urgente con Meloni e Tavares
“Le scelte aziendali di Stellantis rischiano di compromettere seriamente il sito industriale di Melfi, non è più ammissibile il tentennamento”. Così dichiara il segretario regionale di Azione, Donato Pessolano.
“A rischio – continua Pessolano – ci sono posti di lavoro e il futuro delle aziende dell’indotto che in questi anni hanno contribuito a fare di Melfi e della Basilicata un punto di eccellenze dell’automotive internazionale. Serve una forte azione politica decisa che punti ad una riconversione di Melfi e che tuteli lavoro e sviluppo. Il silenzio e l’immobilismo della Regione Basilicata non sono più tollerabili, bisogna agire subito e mettere in campo ogni sforzo possibile per evitare il peggiore degli scenari possibili. Vogliamo ribadirlo ancora una volta: Melfi diventi questione nazionale. Stellantis sta rivedendo le sue scelte di produzione dei motori elettrici che vedevano proprio in Melfi uno dei punti strategici. Il mercato dell’elettrico sta vacillando dopo uno dei crolli più drammatici delle vendite mensili fino ad oggi, il Presidente Bardi e l’assessore alle attività produttive portino sul tavolo del governo la questione e si facciano promotori di un incontro tra governo e i vertici di Stellantis per far prevalere le istanze della Basilicata”.
“Nei mesi scorsi – conclude Pessolano – abbiamo avanzato la proposta di candidare Melfi come sito ideale per realizzare il sito di produzione di chip, su questo progetto abbiamo incontrato i favori dei presidenti delle province di Potenza e Matera, solo Bardi ha scelto di non volersi confrontare con noi su questa proposta e di determinare un cambiamento che tutelasse occupazione e sviluppo. La Basilicata non può più permettersi di perdere tempo e occasioni, bisogna agire in fretta e con determinazione”.
Stellantis, Cifarelli: richiesta per Consiglio regionale aperto
“Così come annunciato e facendo seguito a quanto espresso nel corso dell’ultima riunione di Conferenza dei Capigruppo ho formalizzato la richiesta di convocazione di una seduta straordinaria di Consiglio regionale sulle tematiche connesse alla Stellantis ed al suo indotto industriale della zona industriale di Melfi”.
E’ quanto dichiara il capogruppo PD in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli.
“La recente individuazione dell’area industriale di Melfi quale ‘area di crisi complessa’ – afferma Roberto Cifarelli – è certamente indice di attenzione da parte del Governo nazionale, ma nello stesso tempo impone al Governo regionale la definizione di una strategia nella transizione energetica e digitale, che tenga conto delle legittime preoccupazioni di tenuta occupazionale dell’intero sistema imprenditoriale insediato a Melfi. Sono circa 2000 le maestranze dirette di Stellantis che stanno scegliendo il cosiddetto esodo volontario; non conosciamo nel dettaglio, invece, quanti posti di lavoro si stanno perdendo nell’indotto mentre Stellantis investe, come per le gigafactory, in altri siti produttivi. Se non ci saranno novità produttive nel breve periodo, saranno a rischio circa il 40 per cento degli attuali posti di lavoro con un progressivo smantellamento del ‘sistema Melfi’ e con esso di uno dei siti industriali più importanti dell’intero Mezzogiorno. Il settore dell’automotive rappresenta per la Basilicata un asset fondamentale che in questi ultimi trent’anni ha garantito migliaia di posti di lavoro ed un contributo fondamentale al Prodotto Interno Lordo della regione”.
“Ho ritenuto di ribadire al Presidente del Consiglio regionale di Basilicata – conclude il dirigente del Partito Democratico Roberto Cifarelli – la necessità di convocare una seduta straordinaria del Consiglio regionale possibilmente da tenersi a Melfi, nella sede consiliare municipale oppure, simbolicamente, dentro la fabbrica quale segnale di vicinanza ai lavoratori e per alzare l’attenzione sul tema a livello nazionale; una seduta aperta al contributo del Governo nazionale, di Stellantis, di Confindustria, delle rappresentanze sindacali e delle Amministrazioni del territorio per riprendere e rafforzare il dialogo tra le parti e perché la Basilicata torni protagonista nel definire il proprio futuro”.