Ormai è da tempo che si dibatte del centro storico della città capoluogo. Prima di ogni considerazione occorre ricordare che i centri storici delle città italiane, da sempre crocevia di interessi culturali e commerciali, stanno attraversando una fase di grande crisi.
La desertificazione e la mutazione dello scenario urbano, con negozi vuoti, vetrine abbandonate, serrande abbassate, è in parte frutto della pandemia, ma anche della crisi energetica, del commercio online e della nuova tendenza ad andare verso grandi centri commerciali ove le offerte sono diversificate e vi sono anche aree di svago. Il capoluogo di regione, quindi, al pari di altre città, sta vivendo la desertificazione del centro da un punto di vista commerciale, ma anche di abbandono da parte della popolazione residente. Nel corso degli anni, poderosi sono stati gli investimenti per unire la periferia con il centro e riqualificare strade e piazze.
Sono stati realizzati gli impianti meccanizzati di viale Marconi, di via Armellini e di Vallone S. Lucia per unirlo con la periferia. E’ dei giorni scorsi la notizia della prossima realizzazione in via Cavour del quarto impianto meccanizzato; impianto che sarà dotato di una poderosa area di parcheggio.
Il centro storico è luogo di riconoscimento dell’identità di una comunità.
Occorre, dunque, per invertire la tendenza negativa, un piano di azione concreto, partendo dall’istituzione di un tavolo permanente pubblico/privato.
Bisogna, poi, prevedere forme di incentivazione e sostegno finanziario per i professionisti, le attività commerciali oppure artigianali che prediligeranno il centro.
Un miglioramento dell’offerta turistica (culturale, storica, religiosa, archeologica), di svago e dei servizi per la famiglia.
L’implementazione di un calendario condiviso – esperienza già maturata – delle manifestazioni o eventi, facilmente consultabili tramite app.
Aumentarne l’attrattività anche attraverso interventi legislativi tesi all’incremento di immobili con destinazione commerciale.
L’amministrazione deve fungere da agente stimolatore, ponendo in essere ogni azione per portare in centro i servizi e gli uffici di rappresentanza istituzionale. Infine, preservare l’ambiente storico anche attraverso l’esclusione di attività non idonee al contesto.
Insomma, la proposta per l’amministrazione è di istituire per delibera un gruppo di lavoro tra rappresentanti tecnici del comune, rappresentanti delle associazioni di categoria e rappresentanti dei residenti e commercianti del centro. La rivitalizzazione potrà avvenire solo attraverso un confronto efficace.
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