Abbandonare i lavori del Consiglio comunale é stato un gesto estremo –dichiarano i consiglieri- che si è reso necessario per bloccare il disordine ed il livore che stanno diventando la cifra distintiva delle assisi comunali.
Le minoranze vengono sistematicamente interrotte, dal Presidente del consiglio Antonello Lauria non più organo terzo ma funzionale ormai alla sola maggioranza, pur essendo stato eletto all’unanimità, al punto che sta diventando difficile esprimere un compiuto ragionamento politico ed amministrativo. Le sovrapposizioni delle voci, che pure farebbero parte – in alcuni casi- del normale confronto dialettico quando questo si accende, le urla, la personalizzazione esasperata, le “battute” e gli atteggiamenti aggressivi ed ostili ledono la dignità del Consiglio tutto e della Città. Una Città oggi sporca, a lume di candela, invasa da erbacce e scarsamente sicura: Criticità queste che generano aspre critiche e malcontento anche da parte dei loro stessi elettori ed addirittura candidati.
Non è accettabile né utile che la libera espressione di un ragionamento finisca immancabilmente con accuse infantili, sterili, autoassoluzioni e, nuovamente da parte del già noto Leone, con metafore dal sapore decisamente e tristemente sessista.
Abbiamo dato disponibilità a una collaborazione seria e costruttiva con il Sindaco Bianco e con l’amministrazione tutta, abbiamo tentato di fare una opposizione pacata e democratica, non ciecamente incuneata nei ruoli, ma concreta e propositiva. Evidentemente l’amministrazione Bianco non è abbastanza matura per questo approccio.
Ci aspettiamo, la Città si aspetta, pubbliche scuse al fine di ristabilire un clima di adeguato rispetto e sano confronto democratico.
Giuseppe Maiuri
Vincenzo Ligorio
Gianluca Marrese
Valentina Celsi
Gianluca Modarelli



