Esprime commozione il gruppo “Architetti Innovativi Matera” per la prematura scomparsa dell’Architetto Antonio Mattia Acito. Architetto visionario e moderno ha rappresentato una fra le più vivaci intelligenze che ha ridisegnato spazi e opere nella città di Matera, aggiungendo valore e prestigio internazionali.
“Lo ricordo – sostiene Giovanni Martemucci, consigliere dell’Ordine degli Architetti di Matera- con il sorriso che usava per “planare” sui discorsi dell’architettura cittadina. Sempre gentile con tutti, aveva il pregio di far comprendere a chiunque i temi dell’architettura, fino a coinvolgere l’intera città nel dibattito. Antonio Mattia Acito ha avuto il merito di rendere visibile e “necessaria” la figura dell’architetto nei processi di sviluppo urbano partendo anche dalla cultura immateriale. A lui si deve l’idea, negli anni ’90, di organizzare il carnevale nei Sassi di Matera, con allestimenti scenografici e spettacoli nei vicinati. Primo vero esempio di riappropriazione e riuso, da parte della città, degli antichi rioni. E primo esempio concreto di destagionalizzazione dei flussi turistici. Con lui, nella nostra regione, la figura dell’architetto ha assunto un rilievo moderno, caratterizzato dalla capacità di saper comunicare e rendere abbordabile il tema del progetto della città e dei suoi spazi”.
“L’architetto Tonio Acito ha rappresentato -afferma l’architetto innovativo Sergio Venezia- innovazione e visione di una generazione che ha saputo scrivere pagine significative della storia della città di Matera dandone lustro. La sua carriera è stata costellata di opere importanti e tra i numerosi progetti ricordiamo Piazza Vittorio Veneto e del Palombaro lungo mentre di recente si è impegnato nella riqualificazione della Cava del Sole. Intensa è stata anche la sua attività internazionale con riconoscimenti di grande prestigio”.