“Il ministero della Cultura e il ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare hanno annunciato la candidatura della cucina italiana, tra sostenibilità e diversità bioculturale, come patrimonio immateriale dell’Unesco e ritengo si tratti di un’ottima notizia per il nostro Paese e di una grande iniziativa portata avanti dai ministri Sangiuliano e Lollobrigida”, sono le parole del capogruppo di FdI in Consiglio regionale della Basilicata, Tommaso Coviello. “La cucina italiana – prosegue Coviello – è riconosciuta a livello mondiale per la qualità dei prodotti, l’eccellenza delle materie prime, la sacralità di alcuni procedimenti di realizzazione e conservazione e conferisce all’Italia uno status che è necessario difendere e valorizzare. La sfera enogastronomica, infatti, è la voce principale di spesa dei turisti in Italia per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir culinari in mercati, fiere e sagre”. Per Coviello: “Il nostro Paese non ha rivali ed anche la Basilicata, sempre più meta di food blogger e turisti che si dedicano a percorsi enogastronomici, gioca la sua partita forte di prodotti, pietanze e tradizioni che ormai hanno varcato i confini del continente e che vengono orgogliosamente proposte dai ristoratori e chef sia di origine sia di contaminazione lucana, in giro per il mondo. Il made in Italy prima ancora di essere un potentissimo indotto economico – conclude il capogruppo – rappresenta una cultura e bene fanno i ministri Sangiuliano e Lollobrigida a difenderne il valore”.