Che il concetto di sicurezza sia cambiato nel tempo, di pari passo con l’attenzione al bene pubblico e collettivo, nonché a quello personale e privato, è indubbio. Ma usi, consuetudini, tradizioni religiose e popolari che hanno formato le coscienze di generazioni intere meritano altrettanto rispetto. Che un’amministrazione, dopo aver emesso ordinanze restrittive, si svincoli con un “ci dispiace” e dei semplicistici “così si fa dal 2015” è a dir poco inaccettabile. La questione è più complessa e un’amministrazione che si rispetti e che voglia, almeno un minimo, essere riconosciuta come autorevole deve saper affiancare alle criticità le soluzioni senza scaricare sui cittadini compiti ed oneri che non spettano a loro e rendendo fuori legge tutti coloro che vogliono portare avanti una tradizione che affonda le sue radici nella notte dei tempi. E allora, che sia direttamente il Comune a farsi carico di definire i luoghi e le modalità in cui accendere i fuochi di San Giuseppe, dotandosi di tutte le autorizzazioni del caso e predisponendo i dispositivi di sicurezza idonei. O, se non vuol farlo, che almeno promuova un apposito soggetto a tale ruolo. Tutto il resto, non sono altro che giustificazioni e scuse di scherno di chi non sa come si amministra la cosa pubblica e che ancora una volta dimostra di non riuscire a entrare in empatia con il popolo materano.

Partito Democratico Matera