L’I.I.S “Pitagora” di Policoro ha, infatti, incontrato la Polizia di Stato nell’ambito della campagna di educazione alla legalità, elemento fondamentale per sviluppare il senso etico, il rispetto per le regole e le leggi. Ad incontrare gli studenti e le studentesse delle classi terze e quarte dell’Istituto Pitagora Policoro, l’ispettore Emanuela Donadio.
Nell’incontro, seguito attentamente dai giovani alunni, sono state rappresentate le problematiche connesse al rispetto delle regole nella vita di tutti i giorni, al pericolo e al contrasto della criminalità organizzata. Quest’ultimo tema in particolare, ha suscitato molto interesse e un notevole coinvolgimento di tutti gli studenti.
L’ispettore si è soffermato soprattutto sull’art. 2 della costituzione che disciplina i diritti inviolabili garantiti nell’ottica della prevenzione; ed ancora cita l’art.25, secondo comma che sancisce l’autodeterminazione dei singoli.
Incontro voluto fortemente dalla DS Maria Carmela Stigliano che ormai da quattro anni ha coinvolto nel progetto “PretenDiamo Legalità” anche l’Istituto Pitagora. La Preside rivolgendosi ai suoi studenti dice che volere fortemente la “Legalità” significa viverla davvero e concretamente a partire dalle piccole regole che ci sono a scuola; sì, da quelle piccole regole che tutti noi viviamo a scuola: la puntualità in classe, l’utilizzo di un linguaggio appropriato, di un abbigliamento consono fino ad arrivare a quelle tentazioni che potrebbero mettere a dura prova il rigore morale e farci cadere in errori.
La giornata è stata ricca di spunti ed interventi da parte dei ragazzi e da parte del referente legalità prof.ssa Adriana Valentini e della prof.ssa di diritto Donatella Manna.
La dirigente scolastica ha rivolto ai ragazzi e ragazze della scuola un pensiero forse per loro divergente; ci sono delle cose importanti che bisogna fare, ci sono delle priorità per arrivare all’obiettivo prefissato che però comporta ostacoli, rinunce sacrifici e nel contempo vi è anche la consapevolezza di fare la cosa giusta. Inoltre, si complimenta con i suoi studenti per la scelta delle musiche; infatti la canzone “Pensa” di Moro è un vero e proprio inno alla vita e ai tanti uomini e donne che si sono sacrificati per ottenere una società più giusta.
La Preside ha concluso sottolineando che la libertà di pensiero e di espressione, la cultura, la memoria del passato e un’adeguata informazione sono i requisiti migliori per combattere la criminalità e costruire una società libera e autonoma.